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I giudici di via D’Amelio: “Non si è voluto indagare”

I tempi del massacro furono accelerati dopo l'intervista del magistrato su Dell'Utri Mangano e Berlusconi. Rivalutato Scarantino. "La vittima si era opposta alla trattativa Stato-boss". Le motivazioni della sentenza d'appello sulla strage Borsellino gettano nuove ombre: "Carenze investigative non casuali" - Resta il mistero sul ruolo dei servizi

Repubblica - 18 dicembre 2002 - di Salvo Palazzolo

Perché non si è indagato a fondo sulla strage Borsellino? Chi fermò quegli investigatori che avevano scoperto strani contatti fra i killer di via D'Amelio e una fantomatica struttura dei servizi segreti ospitata al Cerisdi? Per la prima volta, dopo dieci anni di misteri, i giudici di Caltanissetta avanzano un terribile sospetto: «I vuoti di conoscenza che tuttora permangono nella ricostruzione dell'intera operazione che portò alla strage di via D'Amelio possono essere imputati anche a carenze investigative non casuali». E non è la sola drammatica certezza che esprime la sentenza…

MAFIA: ARRESTATO LATITANTE ACCUSATO STRAGE BORSELLINO

Ansa - 7 agosto 2001 - di Redazione

PALERMO, 7 AGO - E' stato arrestato dai carabinieri a Chiavari, in Liguria, il boss latitante Gaetano Scotto, ritenuto il capofamiglia dell'Acquasanta, ricercato da otto anni, ritenuto uno degli uomini che avrebbe partecipato alla preparazione dell'attentato di via D'Amelio, in cui morì il procuratore Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Per questa accusa Scotto è stato condannato all'ergastolo. Il latitante, condannato a 16 anni di reclusione per traffico di droga, è fratello di Pietro, accusato di avere manomesso in via D'Amelio la linea telefonica dell'abitazione della madre del magistrato,…

BORSELLINO; DEPOSIZIONE FUNZIONARIO PS, ATTI A PROCURA

Ansa - 30 maggio 2001 - di Redazione

CALTANISSETTA - Il sostituto procuratore generale Anna Maria Romeo ha chiesto oggi alla corte d'assise d'appello, nel processo ''Borsellino bis'', la trasmissione alla procura della Repubblica del verbale della scorsa udienza in cui è stato sentito il vice questore Gioacchino Genchi. Il funzionario sollevò dubbi circa le indagini su via D'Amelio. La Corte ha accolto la richiesta. Secondo Genchi, sentito come consulente della Procura, Paolo Borsellino due giorni prima della strage aveva avuto contatti telefonici con l'allora procuratore di Firenze Pier Luigi Vigna e con quello di Nicosia Gianni Tinebra,…

BORSELLINO; VICE QUESTORE, NON IPOTESI MA SOLO FATTI

Ansa - 25 maggio 2001 - di Redazione

PALERMO - ''Non ho formulato ai giudici della Corte d'assise d'appello alcuna 'tesi' ne' 'ipotesi' riguardanti le indagini sulla strage di via D'Amelio''. Lo afferma il vice questore Gioacchino Genchi, che il 23 maggio scorso ha deposto nel processo ''Borsellino bis''. ''Mi sono limitato - afferma Genchi - a rispondere alle incalzanti domande delle parti processuali, e più direttamente del Presidente della Corte, sulle circostanze per le quali era stata disposta la rinnovazione del dibattimento e la mia citazione testimoniale''. ''Il contenuto della deposizione - prosegue - ha riguardato fatti…

Strage di via D’Amelio i misteri dell’Utveggio

La deposizione del consulente Genchi rilancia i sospetti sul Sisde - Tutti gli indizi di una pista mai seguita

Repubblica - 25 maggio 2001 - di Enrico Bellavia

Misteri, silenzi e ipotesi intorno a due stragi. Il contesto che non c'è nei processi di Caltanissetta per gli eccidi Falcone e Borsellino è altro rispetto alla mafia. Altro rispetto ai boss e ai gregari che organizzarono e attuarono le stragi. La deposizione del vicequestore Gioacchino Genchi al processo bis d'appello per la strage di via D'Amelio disegna uno scenario e contribuisce forse a collocare alcune tessere in un mosaico che ha interi pezzi mancanti, nonostante gli sforzi coronati da successi giudiziari di perseguire i responsabili mafiosi. Da Genchi arrivano…

BORSELLINO; CONTRADA, ECCO CHI DIRIGEVA SISDE PALERMO

Ansa - 24 maggio 2001 - di Redazione

PALERMO - ''Dal dicembre '91 al settembre '93 il capo del Centro Sisde di Palermo è stato il col. dei carabinieri Andrea Ruggeri, di Torino, in ottimi rapporti con l'ex procuratore Gian Carlo Caselli''. Lo dice l'ex numero tre del Sisde, Bruno Contrada, dopo la deposizione del funzionario di polizia Gioacchino Genchi, ieri nel processo ''Borsellino bis'', per la strage di via D'Amelio. Contrada, che è stato assolto in appello dall'accusa di concorso in associazione mafiosa, puntualizza quindi che non era lui a dirigere il Sisde a Palermo all'epoca delle…

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