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Sul cadavere di Paolo Borsellino si consuma lo scontro tra il governo di Giorgia Meloni e la magistratura siciliana, incapace di scovare la verità sulla morte del giudice saltato in aria in Via D'Amelio il 19 luglio del 1992. «Un fatto intollerabile», tuona il presidente del Tribunale di Marsala Vito Marcello Saladino alla commemorazione. «Ci fu un'unica strategia non solo opera di Cosa Nostra. Dopo 31 anni verità e giustizia», chiede su Twitter il responsabile Informazione del Pd Sandro Ruotolo. Verità, certo. Ma a chi? Alla Meloni appena quindicenne…
(ANSA) - Nell'inchiesta sul depistaggio per la strage di via d'Amelio non c'è solo il mistero della scomparsa della famosa agenda rossa nella quale Paolo Borsellino annotava i suoi spunti di lavoro. Negli atti del procedimento, concluso il 12 luglio 2022, non c'è traccia di un altro importante elemento: il tabulato delle chiamate in entrata del cellulare di Borsellino. Il caso è ricostruito, e ora ripreso dal Sole 24 Ore, nella parte conclusiva delle motivazioni della sentenza con la quale due poliziotti della squadra investigativa "Falcone-Borsellino" sono stati prescritti…
Gaetano Scotto, boss dell’Acquasanta, imputato per l’omicidio del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, avrebbe chiamato, nei mesi precedenti alla strage di via d’Amelio, al telefono di Castello Utveggio, da dove un tempo si ipotizzava fosse stato premuto il telecomando che azionò l’autobomba che uccise Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta il 19 luglio 1992. A sostenerlo è Gioacchino Genchi, oggi avvocato, ex poliziotto ed ex esperto informatico più volte chiamato a collaborare da diverse Procure in delicate indagini. Genchi è stato sentito ieri dall’avvocato di parte civile Fabio Repici nell’ambito del processo sull’omicidio Agostino…
"Ricordo perfettamente quei momenti convulsi, quando, pochi giorni dopo la strage di Capaci, chiamò in Questura la Prefettura dicendo che avevano fatto sapere dal Ministero degli Esteri che la Regina Elisabetta voleva recarsi personalmente sul luogo della strage. Noi cercammo in tutti i modi di sconsigliare quella visita. Ma non ci fu nulla da fare. Volle andarci". A raccontare all'Adnkronos questo aneddoto è Gioacchino Genchi, ex vicequestore aggiunto, oggi avvocato, che il 28 maggio del 1992 organizzò, con la Prefettura, la visita della Regina Elisabetta sul luogo della strage di…
Ci sono tre episodi piuttosto importanti su Giovanni Falcone che Il Giornale è in grado di ricostruire attraverso tre documenti inediti. Persino l'ex ministro della Giustizia Claudio Martelli, che per scrivere Vita e persecuzione di Giovanni Falcone si è appoggiato alle sue agende ministeriali dell'epoca, intervistato nei giorni scorsi, non ne parla. Il primo è l'incontro segreto che il magistrato ebbe con Gaspare Mutolo il 16 dicembre 1991 nel carcere di Spoleto. Martelli esclude che Falcone compisse indagini e che probabilmente, dopo averlo sentito, indirizzò l'aspirante pentito, che…
"Mi sono ripromesso di non rilasciare alcuna dichiarazione in occasione del trentennale di un triste evento, che in troppi qui a Palermo stanno trasformando in un Festino, fino a quando quei tanti che ne parlano a sproposito non avranno la dignità di stare zitti". Così all'AdnKronos, a 30 anni dalla strage di Capaci, l'ex consulente informatico e poliziotto, oggi avvocato, Gioacchino Genchi, che è stato investigatore del gruppo ''Falcone-Borsellino'' creato per indagare su esecutori e mandanti dell'eccidio di Capaci e della strage di via D'Amelio.
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