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Tutto quello che non hanno saputo dire i pentiti sui retroscena ancora oscuri della strage di Capaci, lo svelano i cellulari utilizzati dai boss durante quei giorni del maggio ’92: Cosa nostra si rivolse ad una stranissima agenzia del crimine elettronico che assicurò comunicazioni «sicure» attraverso telefonini clonati. La procura di Palermo ha adesso completato le indagini su questo gruppo formato da una trentina di persone e ha scoperto che dei suoi servizi non beneficiavano soltanto i boss: nei primi anni Novanta i segni dei cellulari clonati che portano un’inconfondibile…
PALERMO - Luciano Petrini eseguì su incarico della Procura della Repubblica di Caltanissetta le indagini relative a tutti i supporti informatici a disposizione del giudice Giovanni Falcone. Il 9 gennaio scorso l'esperto informatico testimoniò nel corso del processo contro presunti mandanti ed esecutori della strage di Capaci. L'indagine svolta da Petrini non fornì elementi tali da mettere in discussione l'integrità dei supporti esaminati. Un unico punto della sua indagine e della successiva testimonianza fornì spunto per un approfondimento dibattimentale. Petrini sottolineò infatti che un file denominato ''Orlando'' risultava essere stato ''letto''…
PALERMO - I telecomandi trovati dalla polizia a Palermo negli uffici dell'imprenditore Salvatore Sbeglia, processato per associazione mafiosa, avrebbero potuto essere utilizzati per la strage di Capaci per concorso nella quale lo stesso Sbeglia è imputato. L'ha sostenuto il funzionario di polizia Gioacchino Genchi, esperto in sistemi elettronici, ascoltato oggi durante l'udienza davanti il tribunale di Palermo. I due telecomandi furono scoperti negli uffici di Sbeglia il giorno del suo arresto, nell'agosto del 1992, ancora imballati. Secondo Genchi, avrebbero potuto innescare un ordigno ma dopo una complessa modifica tecnica. L'imputato…
CALTANISSETTA - E' proseguita stamane, davanti ai giudici della seconda sezione della Corte d'Assise di Caltanissetta presieduta da Ottavio Sferlazza, la deposizione di alcuni consulenti nel processo per la strage di Capaci in cui furono assassinati il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta. Nel pomeriggio dovrebbe deporre anche l'ex ministro della Giustizia Claudio Martelli, che è già a Caltanissetta. L'accusa ha chiamato a testimoniare i periti informatici Gioacchino Genchi e Luciano Petrilli, i quali hanno accertato la creazione di un ''file'' nel note book…
CALTANISSETTA - Nell'udienza di oggi, che si è conclusa alle 22,30, sono stati ascoltati anche il giornalista Francesco La Licata, inviato de ''La Stampa'' di Torino, l'ex capo di gabinetto del ministero di grazia e giustizia, Livia Pomodoro, l'ex direttore generale degli affari penali, Liliana Ferraro ed i consulenti informatici, Gioacchino Genchi e Luciano Petrilli. Ferraro, rispondendo alle domande di accusa e difesa ha riferito che quando al Csm venne bocciata la candidatura di Falcone alla guida della Superprocura, vide il magistrato piangere. ''In quell'occasione mi disse - ha affermato…
CALTANISSETTA - Dopo un nuovo interrogatorio in carcere è stato rimesso in libertà stamane Cosimo Corrao, di 24 anni, il testimone arrestato dopo l'udienza di ieri in corte di assise nel processo per la strage di via D'Amelio nella quale furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Corrao, che lavorava alle dipendenze di Giuseppe Orofino, uno dei quattro imputati del processo, ieri in aula aveva dichiarato che l'officina era rimasta chiusa il giorno precedente la strage (avvenuta il 19 luglio 1992). Durante le indagini preliminari Corrao…
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