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BORSELLINO; FUNZIONARIO POLIZIA, ANOMALIE IN INDAGINI

Ansa - 23 maggio 2001 - di Redazione

PALERMO - I dubbi sulle indagini effettuate sulla strage di via D'Amelio, i contatti telefonici fra esponenti mafiosi e i servizi segreti, l'ipotesi che uomini di Cosa nostra sarebbero stati utilizzati come manovalanza da 'apparati' per mettere a segno l'attentato. E' quanto emerge dalla deposizione del vice questore Gioacchino Genchi. Il funzionario di polizia, interrogato oggi dai giudici della corte d'assise d'appello di Caltanissetta, davanti ai quali si svolge il processo ''Borsellino bis'' che riguarda gli esecutori materiali della strage, ha parlato di 'anomalie' nelle indagini. Ex componente del gruppo…

VETRATA CROLLA IN AULA PALAZZO GIUSTIZIA, TESTIMONE ILLESO

Ansa - 17 febbraio 2000 - di Redazione

CALTANISSETTA - Una lastra di vetro è crollata questa mattina da una finestra di un'aula del tribunale di Caltanissetta ed ha sfiorato un teste che stava deponendo. La prontezza di riflessi ha messo in salvo il vice questore di polizia Gioacchino Genchi, consulente della procura di Palermo, che con un balzo è riuscito a mettersi al riparo. Le schegge hanno raggiunto i giudici del tribunale, ma non ci sono stati feriti. Genchi stava deponendo nel processo a due tecnici della Telecom accusati di falsa testimonianza nell'ambito dell'inchiesta sulla strage di…

Rete di pirati informatici al servizio di Cosa nostra

Un perito ha svelato trattative e contatti con i boss. Il gruppo aveva contatti in Europa il software veniva dall’Inghilterra. Chiesto il giudizio per 31 imputati

Repubblica - Palermo - 19 gennaio 2000 - di Salvo Palazzolo

Tutto quello che non hanno saputo dire i pentiti sui retroscena ancora oscuri della strage di Capaci, lo svelano i cellulari utilizzati dai boss durante quei giorni del maggio ’92: Cosa nostra si rivolse ad una stranissima agenzia del crimine elettronico che assicurò comunicazioni «sicure» attraverso telefonini clonati. La procura di Palermo ha adesso completato le indagini su questo gruppo formato da una trentina di persone e ha scoperto che dei suoi servizi non beneficiavano soltanto i boss: nei primi anni Novanta i segni dei cellulari clonati che portano un’inconfondibile…

Ingegnere ucciso a Roma: eseguì perizia per processo Capaci

Ansa - 9 maggio 1996 - di Redazione

PALERMO - Luciano Petrini eseguì su incarico della Procura della Repubblica di Caltanissetta le indagini relative a tutti i supporti informatici a disposizione del giudice Giovanni Falcone. Il 9 gennaio scorso l'esperto informatico testimoniò nel corso del processo contro presunti mandanti ed esecutori della strage di Capaci. L'indagine svolta da Petrini non fornì elementi tali da mettere in discussione l'integrità dei supporti esaminati. Un unico punto della sua indagine e della successiva testimonianza fornì spunto per un approfondimento dibattimentale. Petrini sottolineò infatti che un file denominato ''Orlando'' risultava essere stato ''letto''…

MAFIA: PROCESSO A PRESUNTO IMPRENDITORE MAFIOSO

Ansa - 28 febbraio 1996 - di Redazione

PALERMO - I telecomandi trovati dalla polizia a Palermo negli uffici dell'imprenditore Salvatore Sbeglia, processato per associazione mafiosa, avrebbero potuto essere utilizzati per la strage di Capaci per concorso nella quale lo stesso Sbeglia è imputato. L'ha sostenuto il funzionario di polizia Gioacchino Genchi, esperto in sistemi elettronici, ascoltato oggi durante l'udienza davanti il tribunale di Palermo. I due telecomandi furono scoperti negli uffici di Sbeglia il giorno del suo arresto, nell'agosto del 1992, ancora imballati. Secondo Genchi, avrebbero potuto innescare un ordigno ma dopo una complessa modifica tecnica. L'imputato…

PROCESSO STRAGE CAPACI, DEPONE MARTELLI

Ansa - 9 gennaio 1996 - di Redazione

CALTANISSETTA - E' proseguita stamane, davanti ai giudici della seconda sezione della Corte d'Assise di Caltanissetta presieduta da Ottavio Sferlazza, la deposizione di alcuni consulenti nel processo per la strage di Capaci in cui furono assassinati il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta. Nel pomeriggio dovrebbe deporre anche l'ex ministro della Giustizia Claudio Martelli, che è già a Caltanissetta. L'accusa ha chiamato a testimoniare i periti informatici Gioacchino Genchi e Luciano Petrilli, i quali hanno accertato la creazione di un ''file'' nel note book…

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