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Un altro prestanome del capo di Cosa nostra confessa. Filippo Lombardo, arrestato a settembre, ha svelato alla Procura di Palermo dove erano nascosti gli affitti delle proprietà più esclusive di Bernardo Provenzano, quelle in via Principe di Belmonte: in un anonimo conto corrente del Banco di Sicilia di Misilmeri. La squadra mobile ha così sequestrato 43.898 euro, 85 milioni delle vecchie lire. Dopo l'arresto dei manager di Provenzano, fra marzo 2001 e gennaio di quest'anno, i soldi degli affitti erano rimasti bloccati: la rete di collegamento fra il prestanome degli…
Niente di più facile che dare in regalo una vettura. Con il passaggio di proprietà e tutto. Magari anche con l'iscrizione al registro auto storiche, come si conviene per un pezzo raro e pregiato, qual è una Lancia Appia. Nel fondo del suo cassetto informatico, lì dove Pino Lipari, il luogotenente di Bernardo Provenzano, credeva che nessuno avrebbe mai frugato, ci sono le tracce di un'affannosa ricerca, di un meticoloso restauro proprio di una Lancia Appia e di una altrettanto rara e forse ben più costosa Mercedes Pagoda. A chi…
PALERMO - Affari, fede e famiglia (la propria e quella mafiosa) sarebbero i principi attorno ai quali ruoterebbe la vita dell'imprendibile Bernardo Provenzano, il capo dei capi di Cosa nostra latitante da quasi 40 anni. L'"intimo" e gli affari di Provenzano sono stati svelati casualmente dando la caccia al patrimonio del boss corleonese, nascosto nel freddo cuore di un computer che conteneva decine di files «invisibili» in uso al «ragioniere» di Bernardo Provenzano, Pino Lipari. Lipari, che curava gli affari del capo di Cosa nostra, in quei files annotava tutte…
Anche il capo della mafia paga le tasse allo Stato e cerca di essere un imprenditore modello nella gestione delle sue proprietà immobiliari disseminate per la città: un grande locale in via Principe di Belmonte, affittato a una ditta di informatica, e una palazzina in via Paolo Balsamo che ospita anche il bureau di una società di autolinee. Eccolo, l'ultimo volto dell'imprendibile Bernardo Provenzano, questa volta tradito dal computer del suo prestanome prediletto, Pino Lipari. Il sessantasettenne geometra dell'Anas era stato arrestato a gennaio e tutta la sua documentazione è…
PALERMO - Tra gli appunti inviati a Bernardo Provenzano e recuperati nei file 'nascosti' del floppy disk sequestrato a Giuseppe Lipari, ci sarebbe anche l'ipotesi di corruzione nei confronti di un magistrato da parte dei boss di Cosa nostra, attraverso l'acquisto di una auto storica. Si tratta della stessa inchiesta che oggi ha portato all'arresto di due presunti prestanome di Provenzano, Filippo Lombardo e Andrea Impastato. La polizia, con l'aiuto del consulente tecnico Gioacchino Genchi, ha recuperato diverse lettere inviate, secondo gli inquirenti, al latitante. In una delle missive si…
PALERMO - Quelle vetrine luccicanti nel salotto buono di Palermo con gli ultimi modelli di cellulari esposti accanto a modellini Ferrari, in realtà erano di Bernardo Provenzano, il boss dei boss, latitante da 40 anni. E' suo, infatti, l'immobile di centinaia di metri quadri in via Principe di Belmonte, affittato ad una società di informatica attraverso un prestanome, che ospita uno dei centri di assistenza e vendita al dettaglio più noti della città. Lo ha scoperto Gioacchino Genchi, il superpoliziotto consulente informatico della Procura di Palermo, scavando tra i segreti…
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