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Il nuovo ciclone giudiziario viaggia lungo i cavi telefonici e le antenne dei cellulari. La Procura di Palermo ha deciso di giocare una carta che ritiene decisiva per molti processi su mafia, politica e appalti: il mega rapporto sui tabulati delle telefonate fatte da Angelo Siino, il ministro dei lavori pubblici di Cosa nostra, fra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. Ben 67.116 conversazioni che sono destinate a mettere molti in imbarazzo, altri sotto accusa. Erano sedici i telefoni che Angelo Siino utilizzava per gli…
Dopo l'annullamento da parte del Tribunale del Riesame di Palermo dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di diversi indagati (fra i quali il giovane boss Lo Piccolo Sandro, da allora latitante), il Pubblico Ministero della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo ha conferito al dr. Gioacchino Genchi un articolato incarico di consulenza volto all'elaborazione ed all'analisi dei dati di traffico telefonici ed alla ricostruzione dei rapporti fra gli indagati, con particolare riguardo alle dinamiche dei frangenti omicidiari oggetto delle imputazioni. Dopo il deposito della relazione, nel corso di diverse…
CALTANISSETTA - Una lastra di vetro è crollata questa mattina da una finestra di un'aula del tribunale di Caltanissetta ed ha sfiorato un teste che stava deponendo. La prontezza di riflessi ha messo in salvo il vice questore di polizia Gioacchino Genchi, consulente della procura di Palermo, che con un balzo è riuscito a mettersi al riparo. Le schegge hanno raggiunto i giudici del tribunale, ma non ci sono stati feriti. Genchi stava deponendo nel processo a due tecnici della Telecom accusati di falsa testimonianza nell'ambito dell'inchiesta sulla strage di…
Tutto quello che non hanno saputo dire i pentiti sui retroscena ancora oscuri della strage di Capaci, lo svelano i cellulari utilizzati dai boss durante quei giorni del maggio ’92: Cosa nostra si rivolse ad una stranissima agenzia del crimine elettronico che assicurò comunicazioni «sicure» attraverso telefonini clonati. La procura di Palermo ha adesso completato le indagini su questo gruppo formato da una trentina di persone e ha scoperto che dei suoi servizi non beneficiavano soltanto i boss: nei primi anni Novanta i segni dei cellulari clonati che portano un’inconfondibile…
Tutto quello che non hanno saputo dire i pentiti sui retroscena ancora oscuri della strage di Capaci, lo svelano i cellulari utilizzati dai boss durante quei giorni del maggio ’92: Cosa nostra si rivolse ad una stranissima agenzia del crimine elettronico che assicurò comunicazioni «sicure» attraverso telefonini clonati. La procura di Palermo ha adesso completato le indagini su questo gruppo formato da una trentina di persone e ha scoperto che dei suoi servizi non beneficiavano soltanto i boss: nei primi anni Novanta i segni dei cellulari clonati che portano un’inconfondibile…
«Internet è troppo lento e il collegamento si interrompe di continuo. Intervenga la magistratura». La Grande Rete entra per la prima volta da imputata in un’aula di giustizia dalla «porta» di Agrigento: il giudice istruttore della città dei Templi è stato chiamato da un provider, una società di servizi internet, a verificare se la Telecom avesse effettivamente fornito i collegamenti richiesti. Con una procedura d’urgenza prevista dal codice di procedura civile, la «Corisoftware» ha chiesto al giudice istruttore Giancarlo Triscari «di attivare il Cdn, circuito diretto numerico, in luogo dell’attuale…
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