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Superlatitante incastrato dal cellulare

Inseguimento e sparatoria, mafioso in trappola a Messina, i carabinieri lo hanno ferito a un gluteo. Ha già scontato cinque anni di manicomio giudiziario per l'omicidio della moglie - Antonino Anastasi, esponente della cosca di Milazzo, individuato con una complessa indagine sulle telefonate

Repubblica - 28 marzo 2002 - di Redazione

MESSINA - Come già in passato, ha provato a vendere cara la propria pelle. È fuggito, inseguito dai carabinieri. Questa volta non ha sparato. Lo hanno però colpito i militari centrandolo a un gluteo. Solo allora si è arreso. Lui è Antonino Anastasi, 45 anni, latitante per mafia ed estorsione. Cantieri edili e negozianti di Villafranca e Spatafora il suo ramo di attività. Estorsioni a raffica per conto del boss Michele Ilacqua, considerato il ras della zona di Milazzo, a capo di un clan individuato e decapitato a dicembre scorso…

MAFIA: LATITANTE ARRESTATO DA CARABINIERI A MESSINA

Ansa - 27 marzo 2002 - di Redazione

PALERMO - I carabinieri di Messina hanno arrestato il latitante Antonino Anastasi, 45 anni, ricercato percheé accusato di associazione mafiosa ed estorsione. L'uomo è stato bloccato dopo un inseguimento. I militari hanno esploso alcuni colpi di pistola, uno dei quali ha ferito Anastasi ad un gluteo. Le condizioni di salute del latitante non sono gravi. Antonino Anastasi, ricercato dal dicembre di tre anni fa, ha cercato di fuggire dopo che si è reso conto che il suo covo era stato individuato dai carabinieri. Gli investigatori lo indicano vicino al clan…

Presi due rapinatori altro assalto a Bipielle

In trappola la gang del colpo al Bds. Ieri banditi in via Messina

Repubblica - 23 marzo 2002 - di Redazione

Un telefono cellulare che è una miniera. Come una mappa, leggendo e rileggendo tra codici cifrati e sigle astruse, si arriva a dare un nome e un volto ad altri due componenti di un' agguerrita gang di rapinatori, incastrata da una serie successiva di passi falsi, a partire dal colpo del 15 febbraio scorso ai danni dell'agenzia 6 del Banco di Sicilia, in corso dei Mille. In quell'occasione venne bloccato Gaetano Di Mariano, 28 anni, di Brancaccio. Durante l'inseguimento abbandonò parte del bottino. Due settimane dopo si arrivò al fratello…

“Il principe vicino a Bagarella nel ’94 telefonò ad Arcore”

Al processo Dell'Utri polemica sulle intercettazioni telefoniche

Repubblica - 19 febbraio 2002 - di Salvo Palazzolo

PALERMO — Una telefonata ad Arcore, alla villa di Silvio Berlusconi, è l'ultimo retroscena sugli appetiti politici di Cosa nostra. A chiamare, il 4 febbraio del '94, fu il principe Domenico Napoleone Orsini, uno dei protagonisti delle leghe del Sud, su cui il boss Leoluca Bagarella contava tanto, e faceva chiamare spesso da un suo emissario. Il processo Dell'Utri s'infiamma con la deposizione dell'esperto informatico della Procura, il vicequestore Gioacchino Genchi, che ha passato al setaccio una montagna di tabulati, fra cui c'è l'intero traffico in entrata sui centralini Fininvest,…

MAFIA: DELL’UTRI, NESSUNA TELEFONATA DAI MIEI NUMERI

Ansa - 18 febbraio 2002 - di Redazione

PALERMO - ''Alla mia segreteria ho sempre ricevuto decine e decine di telefonate. Raramente ho risposto personalmente, ma soprattutto nessuna delle chiamate è mai partita dalle mie utenze''. L'ha detto Marcello Dell'Utri, senatore di Fi sotto processo a Palermo per concorso in associazione mafiosa, oggi durante una breve dichiarazione spontanea. Dell'Utri è intervenuto a conclusione della deposizione del vice questore Gioacchino Genchi, consulente della Procura. Il funzionario aveva analizzato in aula i risultati della consulenza che ha preso in esame circa seicentomila telefonate dirette ad utenze riconducibili al senatore tra…

MAFIA: DELL’UTRI, PM CHIEDE AMMISSIONE CONSULENZA SU TABULATI

Ansa - 12 febbraio 2002 - di Redazione

PALERMO - I pm Domenico Gozzo e Antonio Ingroia, pubblica accusa contro il senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri, processato per concorso in associazione mafiosa, hanno chiesto oggi ai giudici di Palermo di acquisire una consulenza su alcuni tabulati telefonici. Il Tribunale si è riservato di decidere nell'udienza di lunedì 18 prossimo. Le telefonate sarebbero avvenute tra persone vicine a ''Sicilia Libera'' (movimento politico autonomista che solo in un secondo tempo si seppe essere stato voluto e orchestrato dal boss corleonese Leoluca Bagarella cognato di Totò Riina), il principe romano…

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