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MAFIA: DELL’UTRI, PM CHIEDE AMMISSIONE CONSULENZA SU TABULATI

Ansa - 12 febbraio 2002 - di Redazione

PALERMO – I pm Domenico Gozzo e Antonio Ingroia, pubblica accusa contro il senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri, processato per concorso in associazione mafiosa, hanno chiesto oggi ai giudici di Palermo di acquisire una consulenza su alcuni tabulati telefonici. Il Tribunale si è riservato di decidere nell’udienza di lunedì 18 prossimo.

Le telefonate sarebbero avvenute tra persone vicine a ”Sicilia Libera” (movimento politico autonomista che solo in un secondo tempo si seppe essere stato voluto e orchestrato dal boss corleonese Leoluca Bagarella cognato di Totò Riina), il principe romano Domenico Orsini ed esponenti di Forza Italia fra i quali, appunto, Dell’Utri. Questi contatti telefonici sono oggetto della consulenza redatta per conto della Procura palermitana dal vicequestore Gioacchino Genchi.

I contenuti della relazione sono stati introdotti dai magistrati che hanno riferito di numerose telefonate nei mesi precedenti le elezioni politiche del 1994 tra i mafiosi ora pentiti Tullio Cannella e Tony Calvaruso che per conto di Bagarella avrebbero organizzato ”Sicilia Libera” e Orsini. Il principe, secondo l’accusa, subito dopo avere parlato con i due fedelissimi del boss, si sarebbe più volte messo in contatto con esponenti di Forza Italia. E fra le utenze chiamate da Orsini, anche quelle riservate di Dell’Utri.

Nell’udienza di oggi è proseguita la lunga deposizione di Genchi sulle telefonate fatte da Enrico Di Grusa, il genero del capomafia Vittorio Mangano a numeri telefonici della Fininvest. Le chiamate, secondo il consulente, sarebbero spesso seguite a colloqui in carcere tra Di Grusa ed il suocero. Genchi ha poi riferito di un’altra coincidenza cronologica tra le telefonate fatte dal legale di Mangano, Franco Marasà (accusato a sua volta da due anni di concorso in associazione mafiosa) ai familiari del boss e quelle dirette dal penalista all’apparecchio personale del senatore forzista.

”L’utenza telefonica da cui sarebbero state fatte le chiamate al senatore Dell’Utri, a cui oggi ha fatto riferimento il consulente della Procura Gioacchino Genchi, come noto all’ufficio del pm che l’ha sottoposta ad intercettazioni, era in uso esclusivo a me”. Lo ha detto l’avvocato Rosalba Di Gregorio la penalista che divide lo studio legale con Franco Marasà, che è stato difensore del capomafia Vittorio Mangano morto per un tumore. (ANSA)