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Cosa accadde quella notte?

"Delirio Erotico" e "Totale infermità mentale" non sono che l'inizio della storia - Colpo di scena nalle indagini sugli "amanti diabolici", coinvolti nell'omicidio di un uomo avvenuto nel 2004 - Una chiazza trovata sulla trapunta con cui ai tempi fu coperto il cadavere e trattata come "organica" sarebbe in realtà una macchia di sangue appartenente a un familiare della vittima, mai sospettato

Cronaca Vera - 21 giugno 2006 - di Gigi Montero

PALERMO - Quando lo avevano trovato sdraiato vicino al letto, un coltello da cucina al fianco, Giuseppe Lo Cicero, 47 anni, aveva il cranio sfondato (vedi "Cronaca Vera" n. 1652). Qualcuno si era accanito su di lui dopo avergli fallo tre iniezioni di valium e una di veleno. E ancora, non prima di aver tentato di soffocarlo con un sacchetto di plastica intorno alla testa e di strangolarlo con le mani e con la cintura dell'accappatoio. Era la nove del 15 aprile del 2004. Questa settimana ci sarà l'incidente probatorio…

L’allevatore ucciso a Lercara. Indagini su tabulati telefonici

Dalle intercettazioni viene fuori una misteriosa chiamata al presunto boss Salvatore Umina. Dovrà essere accertato chi compose il numero

Giornale di Sicilia - 23 maggio 2006 - di Riccardo Lo Verso

LERCARA. Spunta il nome di Salvatore Umina al processo per l'omicidio di Salvatore Lo Forte, l'allevatore di Lercara Friddi, ucciso tre anni fa, a colpi di pistola mentre era a bordo del suo fuoristrada. Nuovi particolari arrivano dalla perizia sui tabulati telefonici svolta da Gioacchino Genchi, superesperto informatico della polizia. Sin dall’inizio delle indagini, il figlio della vittima, Francesco, raccontò di essere scampato al fuoco dei killer e di essersi rifugiato in una masseria. Da qui, poi, disse di avere avvertito i familiari che il padre era in pericolo, che…

Il Giallo Degli Amanti Diabolici

NUOVI INDIZI SUL DELITTO LO CICERO. Un uomo massacrato con una statuetta, dopo che qualcuno ha tentato di avvelenarlo con iniezioni di Valium e topicida. E di strozzarlo con le mani e con una cintura. Sotto accusa la moglie e il suo presunto amante, che dopo essersi accollati la colpa ora si accusano a vicenda. Ma dietro il delitto più pasticciato degli ultimi anni c’è dell’altro. Una strana macchia di sangue e altri personaggi. Che potrebbero avere un ruolo importante

News - 13 maggio 2006 - di Edoardo Montolli

Quando lo avevano trovato sdraiato vicino al letto, un coltello da cucina di fianco, Giuseppe Lo Cicero, 47 anni, presidente di una piccola cooperativa palermitana, aveva il cranio sfondato. Ucciso, secondo il medico legale, da un colpo sferrato con una statuetta di ceramica e legno. Qualcuno si era accanito su di lui con tre iniezioni di valium e una di veleno, dopo aver tentato di soffocarlo con un sacchetto di plastica e di strangolarlo con le mani e con la cintura dell’accappatoio. «La stessa fine che i congiurati fecero fare…

Strage di Caraffa, la donna del mistero

Esclusivo, la verità sul massacro della famiglia Pane. Claudio Tomaino si faceva scudo con una storia di sette sataniche, ma "l’alibi" del diavolo è crollato. L’assassino è smascherato da uno scambio di espliciti mms e sms che News ha visto e letto. E il movente si rivela una gigantesca truffa che coinvolge anche la ’ndrangheta

News - 6 maggio 2006 - di Edoardo Montolli

«Ho gia pianificato tutto x te cioè ho gia lasciato disposizioni al notaio al commercialista e al direttore di banca cosi siccome io scendo x la meta di febraio». L’sms è del 12 dicembre, ore 13.44, e rinfrancava il pranzo del probabilmente ansioso Camillo Pane. Come dire tutto ok, è fatta. E lui era già a fregarsi le mani, pronto a rivendersi il terreno appena comperato a un conoscente della ’ndrangheta. Non sapeva ancora che l’affare che stava portando a termine si sarebbe concluso in un massacro, dove lui avrebbe…

Colpo a Città Giardino: caso riaperto

L’assalto del 2002. I complici avevano discolpato unuomomaadesso la vittima lo riconosce

Giornale di Sicilia - 4 maggio 2006 - di Vincenzo Marannano

Più passano i giorni, più il colpo alla villa di Città Giardino assume i connotati di un giallo. Il confronto all’americana ha infatti rimescolato le carte e riportato le indagini al punto di partenza. E cioè alla domanda che torna ricorrentemente a far capolino nelle indagini: chi sono veramente i fratelli Giuseppe e Salvatore Di Lorenzo? E che ruolo hanno avuto nella rapina? Il primo, ormai è certo, è stato inchiodato da una leggerezza: l’avere perso un telefonino proprio nell’abitazione di via Ugo La Malfa. Sul secondo la vittima della…

Catanzaro, era inventata la pista del satanismo

Svolta nell’inchiesta sulla famiglia uccisa

Corriere della Sera - 30 aprile 2006 - di Carlo Macrì

CATANZARO — Non ci sarebbe nessuna pista esoterica, dietro lo sterminio della famiglia Pane. Ma, soprattutto, la strage di Caraffa del 27 marzo scorso non sarebbe stata compiuta per un «sacrificio» imposto da una setta satanica della quale avrebbero fatto parte Claudio Tomaino, unico arrestato per la strage e il cugino Eugenio Pane, assassinato assieme al padre Camillo, alla madre Annamaria e alla sorella Maria nell'agguato di contrada Treolivare. Nelle conclusioni del consulente tecnico della Procura di Catanzaro, Gioacchino Genchi, quel famoso «patto col diavolo» — una sorta di contratto…

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