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Criminalità: attentato a imprenditore, confermati arresti

Ansa - 9 agosto 2002 - di Redazione

PALERMO - Il tribunale del riesame di Messina ha confermato le ordinanze di custodia del gip contro Giuseppe Scarpari e Rocco Scarpari, padre e figlio, di Varapodio (Reggio Calabria) accusati di avere piazzato, il 7 gennaio 2002, un ordigno dinamitardo che distrusse l'autovettura dell'imprenditore Luciano Milio, scaraventata sull'ingresso della villa di Capo d'Orlando (Messina). Secondo l'accusa, alla base del contrasto col Milio una presunta estorsione di alcuni miliardi per contributi comunitari che il Milio avrebbe incassato non distribuendoli ai ''calabresi'', che già avevano puntato gli occhi sui lauti introiti dell'imprenditore…

Cosa nostra presenta il conto

Dopo la lettera-messaggio di Leoluca Bagarella ai politici e l’appello dei detenuti di mafia agli «avvocati parlamentari». Ecco come a Palermo si sta preparando una nuova guerra

Diario - 26 luglio 2002 - di Gianni Barbacetto

Questo testo. Una volta i boss dicevano: "Ma che è questa mafia, una marca di formaggi?". Oggi invece dettano comunicati e rivendicazioni politiche, come quelle dei giorni scorsi sul 41 bis, il carcere duro che vorrebbero abolire. Insomma, Cosa nostra ha aperto il dibattito. Abbiamo cercato di capire come andrà avanti. E soprattutto con chi. MILANO. Le estati palermitane sono rischiose, come quelle ore in cui non è più notte e non è ancora giorno e gli incubi cattivi si impossessano degli insonni. Veleni, corvi, omicidi, stragi: sempre d'estate accadono,…

ESTORSIONI: NEL MIRINO ATTENTATORI CONTRIBUTI AGRUMICOLI

Ansa - 17 luglio 2002 - di Redazione

PALERMO - Era da poco passata mezzanotte del 7 gennaio 2002 quando un ordigno ad alto potenziale distruggeva l'autovettura dell'imprenditore Luciano Milio, sistemata davanti la sua villa di contrada San Gregorio a Capo d'Orlando. La potenza dell'esplosivo utilizzato aveva scaraventato l'automobile davanti l'ingresso della casa e l'attentato si sarebbe potuto trasformare in una strage se qualcuno dei familiari di Milio si fosse trovato a transitare sul patio. Oggi la Squadra Mobile di Messina e gli agenti del Commissariato di Capo d'Orlando hanno arrestato gli autori di questo episodio. L'attentato dello…

Inchiesta Mediaset richiesti i tabulati del premier

Repubblica - 13 luglio 2002 - di Redazione

MILANO - I magistrati Fabio De Pasquale ed Alfredo Robledo, titolari dell'indagine sulla presunta frode fiscale dal 175 milioni di euro (circa 350 miliardi di lire) hanno chiesto alla procura di Palermo la trasmissione dei tabulati telefonici riferiti ad utenze in uso nei primi anni '90 al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e a Marcello Dell'Utri. Gli stampati sono stati acquisiti nell'ambito dell'inchiesta archiviata sul riciclaggio, che vedeva indagati gli stessi Berlusconi e Dell'Utri. L'analisi del traffico telefonico è stata affidata al consulente siciliano Gioacchino Genchi: spetterà a lui ricostruire…

PM MILANO CHIEDONO DI ACQUISIRE TABULATI BERLUSCONI ANNI ’90. IPOTESI RICICLAGGIO MEDIASET, RICHIESTA A PROCURA PALERMO

Ansa - 12 luglio 2002 - di Redazione

PALERMO - I sostituti procuratori della Repubblica di Milano, Fabio De Pasquale ed Alfredo Robledo, hanno chiesto alla procura di Palermo la trasmissione di tutti i tabulati telefonici riferiti ad utenze in uso nei primi anni '90 al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, acquisiti all'inchiesta archiviata, sul riciclaggio in cui erano indagati Berlusconi e Dell'Utri. I pm milanesi hanno chiesto gli atti nell'ambito dell'indagine sulla presunta frode fiscale di Mediaset. Inoltre hanno incaricato il consulente Gioacchino Genchi di ricostruire tutti i contatti telefonici fra l'Italia e la Svizzera che sarebbero…

Criminalità: Rapina in banca, polizia arresta quarto indagato

Ansa - 17 giugno 2002 - di Redazione

PALERMO - Gli agenti della sezione volanti della Questura di Palermo hanno arrestato Girolamo Fernandez, 32 anni, accusato di avere fatto parte del commando che lo scorso 4 febbraio ha messo a segno una rapina alla Banca popolare di Lodi. L'uomo era riuscito a fuggire, mentre gli altri tre complici erano stati arrestati dalla polizia dopo un lungo inseguimento in città. Gli investigatori sono arrivati ad individuare e accertare il suo coinvolgimento nella rapina, grazie ad un sapiente e professionale esame dei tabulati del telefono cellulare utilizzato dall'indagato e sviluppati…

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