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Al Csm le carte sulle intercettazioni non autorizzate decise da De Magistris

Panorama - 30 ottobre 2008 - di S.V.

Intercettazioni non utilizzabili perché non autorizzate dalla Camera dei deputati: è uno dei passaggi della richiesta di archiviazione nei confronti di Clemente Mastella avanzata dalla procura generale di Catanzaro e accolta dal gip Tiziana Macrì lo scorso 1° aprile per infondatezza della notizia di reato.Venutone ora in possesso, l’ex ministro della Giustizia ha inviato il materiale al pg della Cassazione e al Csm rilevando «anomalie processuali pregiudizievoli della mia persona, del mio status di parlamentare all’epoca dei fatti e del prestigio e della correttezza della stessa autorità giudiziaria», invitando a valutare un intervento sul magistrato titolare dell’inchiesta. La procura generale avocò l’inchiesta aperta dal pm Luigi De Magistris che aveva indagato Mastella per truffa e abuso d’ufficio, oltre che per violazione della legge sul finanziamento ai partiti. Il pg di Catanzaro, poi, incaricò il Ros dei carabinieri di passare al setaccio l’attività di Gioacchino Genchi, poliziotto in aspettativa autore delle intercettazioni su incarico della procura. Il Ros, scrivono i sostituti pg Domenico De Lorenzo e Alfredo Garbati, avallati dal pg Enzo Iannelli, prova che Genchi sapeva che quel cellulare era in uso a Mastella e intestato alla Camera e dunque che lo intercettava senza autorizzazione.

 

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