CONTATTA LO STUDIO
Pbx con ricerca automatica: 0692959901

WhatsApp: +39 335238128

Telegram: @gioacchinogenchi

Fuga di notizie e metodi d’indagine, la «guerra di Catanzaro»

Nel voluminoso rapporto di 671 pagine anche le intercettazioni «involontarie» del parlamentare Pittelli

Corriere della Sera - 31 ottobre 2007 - di Giovanni Bianconi

ROMA — «Con non poco disagio e con altrettanto imbarazzo, il consulente è costretto a dover raccogliere l’invito del pubblico ministero, anticipando in modo sintetico le risultanze che, oltre all’avv. Giancarlo Pittelli, portano ad individuare nella persona del procuratore capo della Repubblica di Catanzaro, dr. Mariano Lombardi, il probabile e principale autore della fuga di notizie sull’indagine Poseidone». A pagina 50 del lungo elaborato, ecco uno dei passaggi chiave della relazione del perito Gioacchino Genchi intorno alla quale ruota la «guerra di Catanzaro», lo scontro fra toghe (e fra toghe…

«Spionaggio di massa? Solo una bufala»

Il perito Genchi: «Non ho intercettato nessuno, ci sono pochi tracciati telefonici. Mi attaccano per colpire la toga calabrese»

il Giornale - 6 ottobre 2007 - di Giammarco Chiocci

Gioacchino Genchi, poliziotto in aspettativa, è il supertecnico a cui le Procure e i giudici di mezz’Italia si rivolgono per sviluppare traffici telefonici e intercettazioni. È soprattutto il consulente del pm de Magistris, uno specialista accusato - più o meno velatamente - d’aver spiato ministri, politici, magistrati, carabinieri. Allora dottor Genchi, esiste questo Grande fratello che avrebbe in lei il manovratore occulto? «Non ho intercettato nessuno, esistono solo alcuni limitati tracciati telefonici acquisiti dopo una accurata valutazione del giudice. È una bufala senza precedenti. C’è una volontà precisa di colpire…

«Ha un archivio segreto». Nuove accuse al pm

Il Guardasigilli invia un altro fascicolo contro de Magistris al Csm: troppe fughe di notizie. Il ministro parla di «disinvolto rapporto con la stampa»

Corriere della Sera - 6 ottobre 2007 - di Dino Martirano

IL 5 ottobre 2007 Clemente Mastella ha tenuto una conferenza stampa dedicata al «clima di linciaggio» a cui il ministro della Giustizia e segretario politico dell'Udeur sarebbe stato esposto dopo le trasmissioni televisive della Rai Ballarò e Anno Zero e alcune campagne di stampa. Il guardasigilli ha lanciato molte accuse al pm Luigi de Magistris, al suo consulente Gioacchino Genchi e ai giornalisti sulla fuga di notizie dell'inchiesta "Why Not". Qui l'audio della conferenza stampa effettuato da Radio Radicale. Qui invece il pdf del servizio pubblicato dal Corriere della Sera…

Il pm: non sono il Grande fratello. I tabulati? Soltanto alcune decine

Corriere della Sera - 5 ottobre 2007 - di Carlo Vulpio e Dino Martirano

CATANZARO — «E dunque il pericolo per la democrazia sarei io? Rispondo con Totò: ma mi facciano il piacere!». Il sostituto procuratore Luigi de Magistris reagisce così, con una battuta, alla notizia pubblicata ieri da alcuni quotidiani che lo vorrebbero «schedatore telefonico » di mezza Italia, preferibilmente quella di livello istituzionale alto. E dopo averne chiesto il trasferimento urgente, poiché le sorprese non finiscono mai, ecco affiorare l’ipotesi di uno slittamento della data in cui il Csm deciderà sul caso. «Spero proprio che non si vada oltre l’8 di ottobre…

Il ministro: il caso del pm? Eseguo solo la legge altrimenti sarei in galera

Gli udeurrini attaccano: esoso il consulente di de Magistris. La replica: assalto alla baionetta

Corriere della Sera - 27 settembre 2007 - di Carlo Vulpio

CATANZARO – L’inchiesta si chiama Why Not. E ce l’ha il pm Luigi de Magistris, che deve valutare la rilevanza penale di alcune telefonate tra il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, e alcuni dei principali indagati. Ieri, durante il question time alla Camera, rispondendo a Giacomo Mancini (Rnp, componente della commissione Antimafia), Mastella ha detto che Why Not non c’entra con le ispezioni ministeriali sull’operato del pm de Magistris, che invece riguardano soltanto le inchieste Poseidone e Toghe lucane. Ma l’inchiesta Poseidone è stata tolta a de Magistris dal procuratore…

L’uomo che parlava ai computer

Undici anni fà veniva ucciso Luciano Petrini, l'informatico che aveva condotto perizie sul pc di Falcone. Un omicidio ancora irrisolto - Stranezze, coincidenze, ma per gli inquirenti la soluzione è la più facile: un nuovo caso Pasolini - Dopo aver testimoniato in processi eccellenti, fu trovato in una pozza di sangue

Left Avvenimenti - 20 luglio 2007 - di Fabrizio Colarieti

Quando le umane debolezze diventano un alibi per non indagare a fondo, accade che un caso rimanga irrisolto. Diventa un mistero. Uno dei tanti gialli che ci hanno appassionato e indignato per un periodo che, poi, abbiamo messo da parte. Questa è la storia di un uomo “perbene”, di uno stimato tecnico informatico di 37 anni trovato il 9 maggio 1996 nella sua casa-ufficio con il cranio fracassato dai colpi di un portasciugamani in ferro. È la storia di un delitto irrisolto. Siamo a Roma, al quarto piano del civico…

1 40 41 42 72