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«Ha un archivio segreto». Nuove accuse al pm

Il Guardasigilli invia un altro fascicolo contro de Magistris al Csm: troppe fughe di notizie. Il ministro parla di «disinvolto rapporto con la stampa»

Corriere della Sera - 6 ottobre 2007 - di Dino Martirano

IL 5 ottobre 2007 Clemente Mastella ha tenuto una conferenza stampa dedicata al «clima di linciaggio» a cui il ministro della Giustizia e segretario politico dell'Udeur sarebbe stato esposto dopo le trasmissioni televisive della Rai Ballarò e Anno Zero e alcune campagne di stampa. Il guardasigilli ha lanciato molte accuse al pm Luigi de Magistris, al suo consulente Gioacchino Genchi e ai giornalisti sulla fuga di notizie dell'inchiesta "Why Not". Qui l'audio della conferenza stampa effettuato da Radio Radicale. Qui invece il pdf del servizio pubblicato dal Corriere della Sera…

Il pm: non sono il Grande fratello. I tabulati? Soltanto alcune decine

Corriere della Sera - 5 ottobre 2007 - di Carlo Vulpio e Dino Martirano

CATANZARO — «E dunque il pericolo per la democrazia sarei io? Rispondo con Totò: ma mi facciano il piacere!». Il sostituto procuratore Luigi de Magistris reagisce così, con una battuta, alla notizia pubblicata ieri da alcuni quotidiani che lo vorrebbero «schedatore telefonico » di mezza Italia, preferibilmente quella di livello istituzionale alto. E dopo averne chiesto il trasferimento urgente, poiché le sorprese non finiscono mai, ecco affiorare l’ipotesi di uno slittamento della data in cui il Csm deciderà sul caso. «Spero proprio che non si vada oltre l’8 di ottobre…

Il ministro: il caso del pm? Eseguo solo la legge altrimenti sarei in galera

Gli udeurrini attaccano: esoso il consulente di de Magistris. La replica: assalto alla baionetta

Corriere della Sera - 27 settembre 2007 - di Carlo Vulpio

CATANZARO – L’inchiesta si chiama Why Not. E ce l’ha il pm Luigi de Magistris, che deve valutare la rilevanza penale di alcune telefonate tra il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, e alcuni dei principali indagati. Ieri, durante il question time alla Camera, rispondendo a Giacomo Mancini (Rnp, componente della commissione Antimafia), Mastella ha detto che Why Not non c’entra con le ispezioni ministeriali sull’operato del pm de Magistris, che invece riguardano soltanto le inchieste Poseidone e Toghe lucane. Ma l’inchiesta Poseidone è stata tolta a de Magistris dal procuratore…

L’uomo che parlava ai computer

Undici anni fà veniva ucciso Luciano Petrini, l'informatico che aveva condotto perizie sul pc di Falcone. Un omicidio ancora irrisolto - Stranezze, coincidenze, ma per gli inquirenti la soluzione è la più facile: un nuovo caso Pasolini - Dopo aver testimoniato in processi eccellenti, fu trovato in una pozza di sangue

Left Avvenimenti - 20 luglio 2007 - di Fabrizio Colarieti

Quando le umane debolezze diventano un alibi per non indagare a fondo, accade che un caso rimanga irrisolto. Diventa un mistero. Uno dei tanti gialli che ci hanno appassionato e indignato per un periodo che, poi, abbiamo messo da parte. Questa è la storia di un uomo “perbene”, di uno stimato tecnico informatico di 37 anni trovato il 9 maggio 1996 nella sua casa-ufficio con il cranio fracassato dai colpi di un portasciugamani in ferro. È la storia di un delitto irrisolto. Siamo a Roma, al quarto piano del civico…

Allora chi ha ucciso Francesco Gambacorta?

Fitti misteri sul delitto di un imprenditore avvenuto nel gennaio del 2006 - La donna che confessò l'omicidio, amante della vittima, ha poi ritrattato dicendo che a compiere il folle gesto era stata una terza persona, con cui lei aveva una relazione parallela - L'uomo indicato era stato ai tempi arrestato, ma ora è stato scarcerato - La nota di migliaia di pagine nella quale il consulente dell'accusa dimostra che non si trovava sul luogo di lavoro al momento del fattaccio, per una svista, praticamente non è stata presa in considerazione dal Tribunale della Libertà di Palermo

Cronaca Vera - 20 giugno 2007 - di Gigi Montero

Era il 27 gennaio del 2006 quando Francesco Gambacorta fu trovato vicino a un maneggio con la testa bucata da due colpi di pistola (vedi “Cronaca Vera” n. 1745). All’inizio sembrava un delitto maturato per un regolamento di conti, ma poi una donna si era ricordata della relazione della vittima con una certa Giusy di Favara, il cui padre era stato “ammazzato per mafia” dieci anni prima. Ci misero poco i carabinieri ad arrivare a Giuseppa Attardo, 39 anni, che confessò l’omicidio (vedi “Cronaca Vera” n. 1746). Tutto sembrava finire lì.…

Gioacchino Genchi: Il buon intercettatore

Ha lavorato con il giudice Falcone e ne conosceva i segreti. Sa tutto di spie e Cosa Nostra. Vive in un bunker di Palermo e, ascoltando, sta ricostruendo il legami tra criminalità e potere

L'Europeo - 11 aprile 2007 - di Edoardo Montolli

Di seguito l'intervista rilasciata da Gioacchino Genchi alla rivista L'Europeo. Qui il testo in pdf.   Vive nel bunker sotterraneo di un palazzo confiscato alla mafia, nel centro di Palermo. Laggiù, giorno e notte, incrocia dati, elabora, scrive. Poi comunica il risultato ai magistrati, utilizzando mail e telefoni criptati. Per vederlo all’opera bisogna adattarsi alle sue richieste e usare webcam, pc e un programma di videoconferenza, Skype, unica finestra che concede al mondo esterno. Dice che è il solo modo per non farsi spiare. Quando la telecamera si accende sullo…

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