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Di seguito un servizio di Panorma sul prosieguo dell'inchiesta "Why Not" dopo che è stata avocata al pm Luigi de Magistris. Qui il testo in pdf. L’inchiesta calabrese Why not, sulle presunte frodi euromilionarie ai danni dell’Unione Europea, in cui è indagato pure il presidente del Consiglio Romano Prodi (l’accusa è abuso d’ufficio), procede come un mulo sull’Aspromonte. Lento ma instancabile. Chi era convinto che la prossima destinazione sarebbe stata la sabbia bianca della costa ionica forse potrebbe essere presto smentito. Anche grazie alla determinazione di Pierpaolo Bruni e…
C'è una telefonata fatta dal cellulare di Maria Pane alle 16,50 del 27 marzo. Solo che, a quell'ora, Maria è già morta. Uccisa in mattinata insieme al padre Camillo, alla madre Annamaria e al fratello Eugenio a Tre Olivare di Caraffa. Una strage che sembrava figlia di un patto col diavolo siglato dal cugino dei Pane, Claudio Tomaino, e che invece appare ora come una colossale truffa finita malissimo ai danni della famiglia (vedi "Cronaca Vera" . n. 1753 - (766). Quella telefonata, che sembrava aprire le porte di un…
Quando il sindaco di Decollatura, dove viveva la famiglia Pane, annullò la giornata di lutto cittadino su richiesta degli stessi parenti, qualcosa sembrò non tornare. C'era forse qualcosa di strano tra le pareti domestiche di quella famiglia? A far luce non solo su quanto accadde quel maledetto 27 marzo a ''Tre Olivare" di Caraffa, ma anche sulla personalità del capofamiglia, c'è proprio il suo telefonino, rinvenuto nel casolare abbandonato sul luogo della strage: quella in cui Camillo Pane, la moglie Annamaria, i figli Eugenio e Maria sono stati uccisi da…
''Ho già pianificato tutto x te cioè ho già lasciato disposizioni al notaio al commercialista e al direttore di banca così siccome io scendo x la metà di febbraio". L'sms è del 12 dicembre 2005, ore 13 e 44, e rinfranca il pranzo del probabilmente ansioso Camillo Pane. Come dire "tutto ok, è fatta". E lui era già a sfregarsi le mani, pronto a rivendersi il terreno appena comperato a un conoscente della 'ndrangheta. Non sapeva ancora che l'affare che stava portando a termine si sarebbe concluso in un massacro,…
«Ho gia pianificato tutto x te cioè ho gia lasciato disposizioni al notaio al commercialista e al direttore di banca cosi siccome io scendo x la meta di febraio». L’sms è del 12 dicembre, ore 13.44, e rinfrancava il pranzo del probabilmente ansioso Camillo Pane. Come dire tutto ok, è fatta. E lui era già a fregarsi le mani, pronto a rivendersi il terreno appena comperato a un conoscente della ’ndrangheta. Non sapeva ancora che l’affare che stava portando a termine si sarebbe concluso in un massacro, dove lui avrebbe…
CATANZARO — Non ci sarebbe nessuna pista esoterica, dietro lo sterminio della famiglia Pane. Ma, soprattutto, la strage di Caraffa del 27 marzo scorso non sarebbe stata compiuta per un «sacrificio» imposto da una setta satanica della quale avrebbero fatto parte Claudio Tomaino, unico arrestato per la strage e il cugino Eugenio Pane, assassinato assieme al padre Camillo, alla madre Annamaria e alla sorella Maria nell'agguato di contrada Treolivare. Nelle conclusioni del consulente tecnico della Procura di Catanzaro, Gioacchino Genchi, quel famoso «patto col diavolo» — una sorta di contratto…
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