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S. Margherita, successo antimafia

Manifestazione di tre giorni. Applausi per Vella e Ingroia

Giornale di Sicilia - 6 ottobre 2008 - di Francesco Graffeo

SANTA MARGHERITA DI B. “Oggi siamo una terra che sembra appartenere a Cosa nostra, in cui i nostri destini vengono decisi dal capomandamento, dal capofamiglia da qualcuno appartenente alla massoneria o da soggetti delle istituzioni che sono vicini a questi controllori. Questo provoca un abbassamento della qualità della nostra vita”. Si esprime così il magistrato Salvatore Vella, di fronte a tutte le istituzioni ed alla società civile presenti dentro l’affollato Teatro S. Alessandro, per la seconda serata Antimafia, che ha visto anche la testimonianza del PM di punta in Sicilia,…

Il volto di chi comanda

Leader, manager, artisti, politici. Ecco le personalità più influenti dell'Isola, entrati nella top cento di I love Sicilia. Una rassegna del potere locale, con ben 91 uomini ed appena nove donne, tra conferme e sorprese

I love Sicilia - 1 ottobre 2008 - di Eliana Marino

Gioacchino Genchi è stato inserito al 48° posto nella classifica dei 100 potenti di Sicilia redatta dal magazine I love Sicilia con la seguente motivazione:   È uno dei consulenti più richiesto dai magistrati, e per gli addetti ai lavori è uno dei massimi esperti di sistemi informatici e telefonici del Mezzogiorno. Ma Gioacchino Genchi, oltre al prestigio, può vantare anche un lavoro che autoalimenta il proprio potere: da signore delle intercettazioni Genchi ha anche la possibilità, ovviamente senza varcare i limiti imposti dalla legge, di entrare in possesso di…

L’AUTO DETECTIVE

SULLA VETTURA DEL SUPERCONSULENTE INFORMATICO GIOACCHINO GENCHI, L'UOMO CHE DA UN TELEFONO SCOVA COLPEVOLI E TRAME OSCURE. «OGGI NON È POSSIBILE EVITARE DI LASCIARE TRACCE IN GIRO, QUELLO CHE CONTA È CERCARE BENE, CON GLI STRUMENTI ADEGUATI E... LA SUV GIUSTA»

GenteMotori - 1 ottobre 2008 - di Edoardo Montolli

Una campagna a Ovest di Cutro, estrema provincia crotonese. L'auto ferma sullo sterrato è una Lexus RX 400h grigio metallizzato, ma appena apre il portello e vedi i computer all'opera, hai l'impressione di catapultarti all'improvviso nella Jaguar subacquea dei fumetti di Diabolik, o nella ipertecnologica Aston Martin di James Bond. Solo che questo non è un fumetto, e nemmeno un film. Anzi. I pc della vettura, due più un palmare, stanno cercando di risolvere da lì, in mezzo a un bosco, nientemeno che un omicidio avvenuto nel 2004. Qualcuno la…

Ora spuntano i favoreggiatori

Delitto bruno - Dai tabulati un vortice di contatti sospetti

il Quotidiano - 29 settembre 2008 - di Emilio Grimaldi

“Un preciso programma dissimulatorio” messo in atto da Luciana Cristallo e il suo amante Fabrizio Rubini, principali imputati per l'omicidio e l'occultamento del cadavere dell'ex marito di lei, Domenico Bruno, rinvenuto sulla spiaggia di Ostia un mese dopo l'esecuzione del delitto compiuto quasi certamente nella notte tra il 27 e il 28 gennaio 2004. Questo emerge dalla relazione della perizia del consulente Gioacchino Genchi sui dati di traffico telefonico acquisiti dalla Procura della Repubblica di Roma e depositata nel corso dell'udienza preliminare di lunedì scorso. Una “dissimulazione” che sarebbe stata…

Denaro a fiumi, centinaia di posti di lavoro. La mafia ora punta sui centri commerciali

I market di Cosa nostra. Da Provenzano a Messina Denaro, da Falsone a Santapaola, i boss preferiscono riciclare i soldi nella grande distribuzione. Perfino Binu voleva aprire un supermercato nella sua Corleone

Giornale di Sicilia - 18/07/2008 - di Vincenzo Marannano

PALERMO. Perfino Bernardo Provenzano, durante la sua villeggiatura a base di ricotta e cicoria nel casolare di Montagna dei Cavalli, aveva gettato le basi per l’apertura di un supermercato Despar nella sua Corleone. Aveva fiutato l’affare, il vecchio Binu.  Soldi a fiumi, contanti subito e pagamenti a tre mesi: il modo migliore per riciclare i proventi del racket. Così, senza indugiare troppo, decise di investire della questione direttamente Matteo Messina Denaro, il «titolare» del marchio per la zona di Trapani. L’uomo che, attraverso Giuseppe Grigoli, aveva piazzato punti vendita in mezza…

Perché ho intercettato Prodi e Mastella

Fondi europei. Le schede telefoniche intestate ad altri, i colloqui fra indagati, lo studio dei tabulati... Il consulente di De Magistris spiega come hanno fatto due big della politica a entrare nell’inchiesta

Panorama - 27 dicembre 2007 - di Gian Marco Chiocchi

«Adesso vi spiego come sono emerse le utenze telefoniche di Romano Prodi, Clemente Mastella e di altri personaggi della politica, finiti nell’inchiesta sui fondi Ue. Sono stanco di leggere falsità sul mio conto e sul mio lavoro». Rompe gli indugi Gioacchino Genchi, consulente tecnico di numerosi uffici giudiziari e del pm di Catanzaro Luigi De Magistris nell’inchiesta Why not (poi avocata dalla procura generale) che tanti grattacapi ha dato al governo, al presidente del Consiglio e soprattutto al guardasigilli. Togliamoci subito il pensiero: ha intercettato oppure no il presidente del…

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