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La pista americana

Quanti misteri restano nelle indagini sulle stragi di mafia del 1992-93: il biennio in cui è nata la nuova mafia, ma anche la nuova politica. Allora la parola-chiave era: trattativa. Tra gli uomini di Cosa nostra e lo Stato. E oggi?

Diario - 22 ottobre 2004 - di Gianni Barbacetto - Salvo Palazzolo

C’è una nuova «pista americana» nelle indagini sulle stragi di mafia del1992-93. Una traccia che parte dalla Sicilia e arriva negli Stati Uniti, attraverso un’inedita trattativa. Ed è l’ennesimo enigma che si aggiunge ai già numerosi misteri accumulati, in dodici anni d’indagini e processi, a proposito del biennio cruciale della storia italiana recente, quello in cui nasce la «seconda Repubblica». L’ultimo tassello di questa nuova «pista americana» lo mette Paolo Bellini, un fascista che, dopo essere uscito dalla storia dell’eversione di destra degli anni Settanta, è entrato in quella dei rapporti tra la mafia e gli…

Il mafioso organizza una mostra per Falcone

Scavando nel computer di Aragona, gli esperti ricostruiscono le lettere del medico a Cuffaro

Repubblica - 6 gennaio 2004 - di Salvo Palazzolo

Il problema che assillava il dottore Salvatore Aragona era sempre lo stesso: come togliere la macchia della sua condanna per mafia? La questione sembrò trovare soluzione nei giorni del decimo anniversario della strage di Capaci, maggio 2002: «Abbiamo voluto organizzare ad Altofonte una mostra di artisti dedicata a Falcone e Borsellino», scrisse la Medi Project di Aragona al presidente Salvatore Cuffaro. Difficile cancellare una condanna a cinque anni per essere stato complice del clan Brusca: Aragona aveva costruito ad arte una cartella medica per un falso alibi. La mostra di…

Se telefonando…

Il Nostro Inviato alle Origini di Forza Italia - C'è un contatto diretto, nel 1994, tra Silvio Berlusconi e un uomo al lavoro per costruire il "partito di Cosa nostra". È emerso al processo palermitano per mafia contro Dell'Utri

Diario - 21 marzo 2003 - di Gianni Barbacettop

MILANO. C’è stato un contatto telefonico diretto, nel 1994, agli albori di Forza Italia, tra Silvio Berlusconi e un uomo allora impegnato a costruire «il partito di Cosa nostra». Lo ha raccontato un consulente della procura di Palermo, Gioacchino Genchi, in una delle udienze del processo in corso nella città siciliana con imputato Marcello Dell’Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. A telefonare ad Arcore, al numero riservato di Berlusconi, alle ore 18.43 del 4 febbraio 1994, è il principe Domenico Napoleone Orsini. Esponente dell’aristocrazia nera romana, massone, Orsini…

Ingegnere ucciso a Roma: eseguì perizia per processo Capaci

Ansa - 9 maggio 1996 - di Redazione

PALERMO - Luciano Petrini eseguì su incarico della Procura della Repubblica di Caltanissetta le indagini relative a tutti i supporti informatici a disposizione del giudice Giovanni Falcone. Il 9 gennaio scorso l'esperto informatico testimoniò nel corso del processo contro presunti mandanti ed esecutori della strage di Capaci. L'indagine svolta da Petrini non fornì elementi tali da mettere in discussione l'integrità dei supporti esaminati. Un unico punto della sua indagine e della successiva testimonianza fornì spunto per un approfondimento dibattimentale. Petrini sottolineò infatti che un file denominato ''Orlando'' risultava essere stato ''letto''…

MAFIA: PROCESSO A PRESUNTO IMPRENDITORE MAFIOSO

Ansa - 28 febbraio 1996 - di Redazione

PALERMO - I telecomandi trovati dalla polizia a Palermo negli uffici dell'imprenditore Salvatore Sbeglia, processato per associazione mafiosa, avrebbero potuto essere utilizzati per la strage di Capaci per concorso nella quale lo stesso Sbeglia è imputato. L'ha sostenuto il funzionario di polizia Gioacchino Genchi, esperto in sistemi elettronici, ascoltato oggi durante l'udienza davanti il tribunale di Palermo. I due telecomandi furono scoperti negli uffici di Sbeglia il giorno del suo arresto, nell'agosto del 1992, ancora imballati. Secondo Genchi, avrebbero potuto innescare un ordigno ma dopo una complessa modifica tecnica. L'imputato…

PROCESSO STRAGE CAPACI, DEPONE MARTELLI

Ansa - 9 gennaio 1996 - di Redazione

CALTANISSETTA - E' proseguita stamane, davanti ai giudici della seconda sezione della Corte d'Assise di Caltanissetta presieduta da Ottavio Sferlazza, la deposizione di alcuni consulenti nel processo per la strage di Capaci in cui furono assassinati il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta. Nel pomeriggio dovrebbe deporre anche l'ex ministro della Giustizia Claudio Martelli, che è già a Caltanissetta. L'accusa ha chiamato a testimoniare i periti informatici Gioacchino Genchi e Luciano Petrilli, i quali hanno accertato la creazione di un ''file'' nel note book…

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