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Partinico, duplice delitto al panificio. Assolto in primo grado, ora l’ergastolo

Salvatore Bagliesi condannato al carcere a vita dopo la perizia sul suo cellulare: era in quei luoghi

Giornale di Sicilia - 10 dicembre 2008 - di Riccardo Arena

PARTINICO. In cinque ore di camera di consiglio lo avevano assolto, in due lo hanno condannato: ergastolo, ieri mattina, per Salvatore Bagliesi, imputato del duplice omicidio di Francesco Paolo Alduino e di Roberto Rossello, uccisi a Partinico il 10 aprile del 1999. Bagliesi, fra tutti coloro che, in più processi, erano stati giudicati per il «delitto del panificio» (avvenne infatti nella bottega di fornaio di Alduino), fino a ieri era l’unico ad essere stato assolto. La sentenza del 18 dicembre dell’anno scorso era apparsa però subito controversa: il pm Francesco…

Pregiudicato in cella per mafia: ora è accusato di duplice omicidio

L'agguato del '99 a Partinico. L'ordinanza di custodia notificata in carcere a Salvatore Bagliesi. Avrebbe segnalato ai killer gli spostamenti delle vittime

Giornale di Sicilia - 6 novembre 2005 - di Virgilio Fagone

Ha ricevuto in carcere la visita dei carabinieri che gli hanno notificato un ordine di custodia cautelare con l’accusa di concorso in duplice omicidio. Sul capo del pregiudicato Salvatore Bagliesi, 47 anni di Partinico, è caduta una nuova, pesante tegola giudiziaria nell’ambito delle inchieste sulla faida nel paese del Palermitano tra la cosca dei Vitale e un gruppo emergente. In base alla ricostruzione degli inquirenti, l’uomo, arrestato per mafia un anno fa nell’operazione «Terra Bruciata», avrebbe avuto un ruolo nell’agguato del 10 aprile del ’99 in cui rimase ucciso Francesco…

I soprano di Partinico

Quattro fratelli mafiosi e una sorella che si pente e li accusa. Delitti, amori e corna di una dinasty che sembra fatta per la tv

Il Foglio - 1 ottobre 2005 - di Riccardo Arena

I Soprano di Partinico sono meno noti e meno eccellenti dei loro omologhi italoamericani del famoso serial televisivo made in Usa. I Soprano di Partinico, provincia di Palermo, a una quarantina di chilometri dal capoluogo siciliano, si chiamano in realtà Vitale e di soprannome, anziché ‘nciuria, come si dice nello slang locale, fanno Fardazza. I Vitale-Fardazza, che significa toppa, rammendo, nel senso di cosa che ha scarso pregio e valore nullo, sono un gruppo familiare molto solidale e sempre molto unito. Infatti per adesso stanno tutti in galera: si salva…

LADY MAFIA SA AMAR COSÌ…

Una telefonata con il suo amante ha incastrato la donna-boss di Partinico e l’ex marito, entrambi accusati per l’omicidio di un piccolo luogotenente di Bernardo Provenzano. Ecco parole e circostanze che l’hanno smascherata e l’hanno spinta a pentirsi

News - 21 giugno 2005 - di Edoardo Montolli

Dura, diabolica, sanguinaria. Ma troppo passionale. Lo fosse stata un po’ meno, oggi sarebbe ancora lì, a ordinare omicidi a Partinico, dove era capo incontrastato del mandamento di Cosa Nostra dopo l’arresto del fratello Leonardo. Invece a portare «Lady Mafia», cioé Giusy Vitale, in galera come mandante dell’omicidio del salumiere Salvatore Riina (solo omonimo del boss dei boss) non è stata una gola profonda, né un errore di strategia, ma una turbolenta storia extraconiugale. Lei aveva un alibi perfetto, un alibi che smentiva le accuse del pentito Michele Seidita, secondo…

Processo sul delitto del salumiere Riina. In aula le intercettazioni di Giusy Vitale

La sorella del boss e il marito sono sott’accusa per l’omicidio

Giornale di Sicilia - 18 dicembre 2004 - di Romina Marceca

La voce bassa per non farsi sentire al telefono dal marito. A parlare è Giusy Vitale, la sorella di Vito, il boss di Partinico. Al cellulare sussurra parole ad un uomo e intanto la telefonata viene registrata dai consulenti della procura. È la sera del 20 giugno 1998. Poche ore prima dell'assassinio di Salvatore Riina, salumiere di Partinico. La Vitale e il marito, Angelo Caleca, sono sotto processo con l'accusa di omicidio. L'esecutore materiale sarebbe stato il killer, oggi collaboratore di giustizia, Michele Seidita, con il «palo» Caleca. Ieri in…

Il delitto del salumiere Riina, a giudizio i fratelli di Vitale

L’omicidio commesso cinque anni fa. La sorella del boss è accusata di essere la mandante. Sotto processo è finito anche suo marito

Giornale di Sicilia - 27 febbraio 2004 - di Cr. G.

Per evitare il processo avevano puntato tutto su un alibi che sarebbe stato confermato da un testimone (che in realtà ha smentito) e da una perizia tecnica, ma il gup Maria Elena Gamberini non si è convinta e ha rinviato a giudizio i fratelli Leonardo e Giusy Vitale e il marito di quest’ultima, Angelo Caleca. I tre imputati saranno processati così in Corte d’assise, per l’omicidio del salumiere Salvatore Riina, un omonimo del capo di Cosa Nostra, ucciso la sera del 20 giugno del 1998 a Partinico. La Vitale, sorella…