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Nessuna truffa all’Inps. Assolto un ottantenne romano accusato di essere un “falso cieco”

Il Pubblico ministero aveva chiesto due anni di reclusione

Comunicato stampa - 7 gennaio 2019 - di Redazione

Dopo i clamori mediatici che avevano accompagnato l'origine delle indagini sulla c.d. operazione «falso invalido», è caduta l'accusa di truffa aggravata ai danni dell'Inps per il conseguimento di erogazioni pubbliche contestata a un signore romano di 86 anni (G.V.). Al termine del processo che si è svolto con il rito abbreviato al Tribunale di Roma, il Gup Gaspare Sturzo ha assolto G.V. con la formula «perché il fatto non sussiste», accogliendo la richiesta avanzata dall'Avv. Gioacchino Genchi. Il Pubblico ministero aveva chiesto due anni di reclusione. La Guardia di Finanza capitolina aveva…

“La Barbera cercava solo l’appiglio per rendere credibile Scarantino”

Genchi: “Mi disse: basta un elemento minimale”. E il falso pentito diventò il teste-chiave

il Fatto Quotidiano - 15 novembre 2018 - di Giuseppe Pipitone

Chiudere le indagini con Vincenzo Scarantino, addebitare tutto alla Cupola di Cosa Nostra e risolvere l’inchiesta sulla strage di via D’Amelio. “Così poi io divento questore, tu vieni promosso per meriti straordinari e poi tra 3 o 4 anni diventi questore pure tu”. Più o meno con queste parole Arnaldo La Barbera, secondo l’ex funzionario di polizia Gioacchino Genchi, gli spiegò di aver deciso a tavolino i colpevoli dell’omicidio di Paolo Borsellino e dei cinque agenti di scorta. I colpevoli sbagliati. Lo ha raccontato lo stesso Genchi alla commissione Antimafia…

Finito a processo per stupro. Assolto un ispettore forestale

Per l’uomo, di Castelbuono, la Procura aveva chiesto 15 anni - La presunta vittima rischia di finire dai giudici per calunnia

Giornale di Sicilia - 6 novembre 2018 - di Sandra Figliuolo

Lei, 55 anni, aveva raccontato una storia agghiacciante, ovvero di essere stata attirata con un pretesto in un magazzino di Castelbuono, dove sarebbe stata sequestrata, e poi - tra palpeggiamenti violenti e nonostante la sua resistenza –anche brutalmente stuprata da un suo vicino, che conosceva da tempo. Lui, Vincenzo Barbarotto, 56 anni, ispettore della Forestale, sposato e padre di due figli, per questa storia, che risalirebbe all’inizio di settembre del 2014, ha rischiato quindici anni di carcere, come richiesto dal sostituto procuratore Annadomenica Gallucci. Adesso, però, il gup di Termini…

L’avvocato Gioacchino Genchi denuncia: “Considero grave che il ministero dell’Interno non si sia costituito parte civile. Ritengo che i burocrati del Viminale, che il ministro Salvini non ha ancora cacciato, non lo abbiano informato”

Montante, al via l'udienza preliminare per 19 indagati ma l'ex leader di Confindustria non si presenta in aula

Repubbblica - 19 ottobre 2018 - di Salvo Palazzolo

La Regione e gli "spiati " dal manager chiedono di costituirsi parte civile davanti al gup. Ventuno le istanze. L’ex presidente del Senato Schifani sceglie il rito immediato Il principale protagonista del processo non c’è nell’aula dell’udienza preliminare, ma tutto parla di lui. Antonello Montante, il leader di Confindustria un tempo simbolo della legalità oggi finito in disgrazia, è il primo nome dell’appello chiamato dal giudice David Salvucci. Gli altri 18 imputati componevano il suo cerchio magico, sostiene la procura di Caltanissetta. Uomini delle forze dell’ordine e dei servizi di…

L’ex investigatore Genchi: denunciai l’inquinamento dell’indagine

Parla Gioacchino Genchi

Rai3 - TGR Sicilia - 2 luglio 2018 - di Roberto Ruvolo

Chi ha seguito storicamente la vicenda e le posizioni di Gioacchino Genchi, quasi non resterà sorpreso dalle motivazioni della sentenza della Corte d’assise di Caltanissetta sul processo Borsellino Quater nella quale si parla “di uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana”. Qui l’intervista rilasciata al TGR Sicilia

Ginecologo a giudizio per violenze, perizia sul telefonino

Affidato a un esperto l’incarico di catalogare i contenuti e i dati del cellulare del medico. Ad accusarlo una paziente straniera

Giornale di Sicilia - 7 aprile 2018 - di Sandra Figliuolo

È con quel cellulare che la giovane paziente tunisina ha registrato i presunti abusi sessuali che avrebbe subito dal ginecologo Biagio Adile e adesso di quel cellulare i giudici della seconda sezione del tribunale, che stanno processando il medico, vogliono conoscere ogni segreto. Per questo, ieri mattina, il collegio presieduto da Lorenzo Matassa ha affidato ad un esperto una speciale perizia sul cellulare che dovrà catalogare tutto il suo contenuto, ma anche mettere in luce dati che sono stati eventualmente cancellati e pure scavare in potenziali cloud, cioè memorie virtuali…

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