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Genchi assolto dall’accusa di diffamazione

Il Mattino - 17 febbraio 2016 - di Redazione

Il consulente informatico Gioacchino Genchi e il giornalista Edoardo Montolli sono stati assolti oggi dall'accusa di diffamazione a mezzo stampa dalla prima sezione della Corte d'appello di Milano, presieduta dal giudice Ivana Caputo, «perché il fatto non costituisce reato». Il procedimento era nato dalla denuncia dei magistrati Tommaso Picazio e Giuseppe Cascini, quest'ultimo ex segretario dell'Associazione nazionale magistrati, su un passaggio del libro 'Il caso Genchì ritenuto diffamatorio. Questo passaggio riprendeva un articolo pubblicato dal giornalista Carlo Vulpio, che era stato ripreso dai due autori nel libro. Montolli era stato…

Processo Why Not, assolto de Magistris. Ora non rischia più di essere sospeso

Assolto anche Gioacchino Genchi, consulente dell'allora pm quando era in servizio presso la Procura di Catanzaro

Repubblica - 22 ottobre 2015 - di Dario Del Porto

Luigi de Magistris non dovrà più indossare i panni da "sindaco di strada". La Corte d'Appello di Roma lo ha assolto con la formula «perché il fatto non sussiste» dall'accusa di abuso d'ufficio nel processo sul caso Why Not. E il verdetto, emesso intorno ieri sera intorno alle 19.30 dopo un'ora di camera di consiglio, scioglie definitivamente il nodo legato all'applicazione della legge Severino. La sentenza infatti fa venir meno il presupposto per la sospensione prevista dalla normativa, dunque de Magistris potrà concludere il mandato senza interruzioni. I giudici di…

Why not: gup assolve Genchi, non ha calunniato consulente Pm

AGI - 27 settembre 2012 - di Redazione

ROMA - L'esperto informatico Gioacchino Genchi è stato assolto, perché il fatto non sussiste, dal gup del tribunale di Roma, Riccardo Amoroso, dall'accusa di aver calunniato il consulente della procura Massimo Bernaschi nell'ambito dell'inchiesta 'Why not'. La sentenza, sollecitata dal pm Francesco Dall'Olio, è giunta al termine del giudizio abbreviato condizionato all'acquisizione di documenti presentati dalla difesa di Genchi e all'audizione dello stesso Bernaschi che si è attribuito la paternità di una relazione sull'analisi di alcuni tabulati telefonici, riferito alle utenze di alcuni parlamentari, che gli investigatori pensavano provenisse dall'archivio…

Genchi non diffamò Saladino

Il Moralista - 15 luglio 2012 - di Francesco Maria Toscano

Ai tempi del processo “Why Not”, Antonio Saladino, uomo di punta della Compagnia delle Opere in Calabria, conobbe una probabilmente non richiesta notorietà. Individuato come elemento centrale di una inchiesta che non “s’aveva da fare”, Saladino finì sotto la luce abbagliante dei riflettori.   Memorabile la sua espressione di stupore immortalata dalle telecamere di Annozero durante una delle tante puntate dedicate al caso in oggetto. Tutta la stampa progressista, illuminista, disinteressata e garantista, ricorderete, fece a gara nel colpire un’inchiesta che toccava le sfere più alte del potere italiano.  …

Il caso è chiuso: Genchi assolto

CADONO LE ACCUSE PER IL CONSULENTE INFORMATICO DI DE MAGISTRIS

il Fatto Quotidiano - 14 aprile 2011 - di Antonio Massari

Assoluzione piena: il "caso Genchi" è ora davvero uno dei più grossi "scandali della Repubblica", per dirla con le parole di Silvio Bcrlusconi, ma per motivi opposti a quelli espressi dal presidente del Consiglio il 24 gennaio 2009. Ieri il consulente informatico Gioacchino Genchi è stato assolto dal gup del Tribunale di Roma, Marina Finiti, dall'accusa di accesso abusivo alla banca dati Siatel.   Secondo l'accusa, Genchi avrebbe interrogato abusivamente la Siatel per acquisire informazioni su Giorgio Riolo e Maddalena Carollo. Il primo è un maresciallo del Ros dei Carabinieri,…

Dell’Utri assolto dall’accusa di calunnia

Secondo i pm il senatore di Fi aveva organizzato una "combine" contro i pentiti che lo accusano di collusione mafiosa nel processo in cui è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa

Comunicato stampa - 9 ottobre 2006 - di Redazione

Assolto "per non avere commesso il fatto". E' la sentenza emessa nei confronti di Marcello Dell'Utri, dai giudici della quinta sezione del tribunale di Palermo. Il senatore di Forza Italia era accusato di accusa di calunnia aggravata. Nei confronti del coimputato Cosimo Cirfeta, morto suicida nei mesi scorsi in carcere, i giudici hanno dichiarato "il non doversi procedere perché il reato è estinto per morte del reo". Il processo riguardava la presunta "combine" che, secondo l'accusa, il parlamentare avrebbe messo in atto con la complicità dei pentiti, Giuseppe Chiofalo e…

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