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“Furbetti del cartellino”, il giornalista ha scritto la verità: assolto

L’articolo riguardava l’inchiesta giudiziaria della Procura di Termini Imerese

Grandangolo Agrigento - 2 ottobre 2024 - di Redazione

Il 17 aprile 2019, nella cronaca della provincia di Palermo del quotidiano “Giornale di Sicilia”, era stato pubblicato un articolo dal titolo “Da Castelbuono a Collesano. Tutti i furbetti del cartellino” a firma del giornalista pubblicista Giuseppe Spallino. Una semplice notizia di cronaca che aveva riportato in modo fedele quanto riferito dai Carabinieri di Collesano alla Procura della Repubblica di Termini Imerese in una informativa di reato, con contestuale richiesta di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere per gli indagati che, però, ha comportato un processo per diffamazione…

Nei guai per un Haring, assolto mercante d’arte

SCHIAFFO ALLA PROCURA Al processo d’Appello. Per l’accusa riciclava i soldi della droga. Ma le chat in mano ai pm non erano le sue

il Giornale - 13 settembre 2024 - di Felice Manti

  Da esperto d’arte a narcotrafficante col pallino del riciclaggio il passo è breve. Dopo la condanna a cinque anni in primo grado, Simone Andreini (difeso da Gioacchino Genchi e Leonardo Bitti) è stato assolto dal reato continuato di riciclaggio «perché il fatto non sussiste», con restituzione integrale delle somme sequestrate. La Procura di Milano prende un sonoro schiaffone dal collegio della Quinta Sezione della Corte di Appello di Milano presieduto da Roberto Arnaldi, in uno dei filoni del processo Arkan su un traffico di droga tra l’Italia e l’Olanda.…

Chat di Sky ECC, assolto Simone Andreini

La Valle dei Templi - 12 settembre 2024 - di Redazione

Non hanno retto le chat di Sky ECC per Simone Andreini Assolto da ogni accusa “perché il fatto non sussiste” dalla Quinta Sezione della Corte di Appello di Milano Con la sentenza pronunciata oggi, la quinta sezione della Corte di Appello di Milano, in riforma della sentenza di condanna a 5 anni di reclusione del Tribunale di Milano per il reato continuato di riciclaggio, ha assolto Simone Andreini da ogni accusa “perché il fatto non sussiste”. Con la sentenza di appello è stata anche revocata la misura dell’interdizione dai pubblici…

Riciclaggio, la corte d’Appello di Milano assolve un presunto complice di Andrea Deiana: “Il fatto non sussiste”

il Fatto Quotidiano - 12 febbraio 2024 - di F. Q.

  Non c’è la prova che fosse lui l’utilizzatore unico del profilo di Sky Ecc, l’applicazione di messaggistica criptata. Anche per questo motivo la Corte d’Appello di Milano ha assolto Simone Andreini perché il fatto non sussiste. L’accusa era di riciclaggio e in primo grado aveva portato a una condanna a cinque anni. Andreini era accusato di far parte di una rete di narcotrafficanti che era guidata, sempre secondo i pm, da Andrea Deiana. Secondo le contestazioni degli investigatori questa rete di narcos aveva trovato il modo di “pulire i soldi” del traffico di droga…

Palermo, dopo più di due anni ai domiciliari è assolto dalle accuse di violenza su minori e pedopornografia: “Fu scambio di persona”

il Fatto Quotidiano - 24 maggio 2024 - di Paolo Frosina

  Ha trascorso oltre due anni e tre mesi in custodia cautelare ai domiciliari con accuse pesantissime: aver violentato due ragazzine di 16 e 15 anni e aver conservato sul cellulare video hard ritraenti minorenni. Ora, a più di cinque anni dall’arresto, la Corte d’Appello ha confermato la sua totale assoluzione, riconoscendo che si è trattato di un clamoroso scambio di persona. Protagonista della vicenda giudiziaria è Ignazio Majolino, 52enne bidello di Palermo imputato di violenza sessuale aggravata e detenzione di materiale pedopornografico: la mattina del 19 aprile del 2019, l’uomo, praticamente incensurato (a suo carico solo un piccolo precedente per violazione della normativa sugli oli minerali)…

Violenza sessuale, bidello di nuovo assolto

Ignazio Majolino era stato due anni e tre mesi ai domiciliari: lo "salva" il cellulare

Giornale di Sicilia - 24 maggio 2024 - di Redazione

  Era imputato di violenza sessuale pluriaggravata ai danni di due minorenni e di detenzione di file pedopornografici, ma un bidello di 52 anni, Ignazio Majolino, è stato assolto anche dalla Corte d’appello. L’uomo aveva subito oltre due anni e tre mesi di arresti domiciliari. La sentenza è della terza sezione della Corte, presieduta da Dario Gallo, a latere Fabrizio Anfuso e Marcella Ferrara: contro l’imputato, già scagionato in primo grado dal tribunale, il 21 luglio di tre anni fa, c’era stato il ricorso da parte della Procura.   Nel…

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