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Cabine, schede e supertelefoni per sfuggire al Grande fratello

Citofonici e satellitari gli apparecchi più sicuri. L'esperto: "Sono aumentati i telefoni, per trovare un numero se ne cercano tanti"

Repubblica - 23 settembre 2006 - di Attilio Bolzoni

ROMA - Prima o poi faremo tutti la fine di Bernardo Provenzano e ci affideremo anche noi ai pizzini? O per parlare con mogli o amanti o amici e colleghi saremo costretti a chiamare con i più sosfisticati e inviolabili satellitari, quelli che probabilmente usa bin Laden sulle montagne tra il Pakistan e l'Afghanistan? Ritireremo fuori dal cassetto carta e penna o, al contrario, sarà la tecnologia a garantire in futuro la nostra riservatezza e la nostra serenità? Le spie hanno orecchie sempre più lunghe, qualcuno ci ascolta ovunque. Una…

Favara, il Riesame decide: «Arnone rimane in cella»

Giornale di Sicilia - 6 agosto 2006 - di Ge. Ca.

FAVARA. Calogero Arnone resta in carcere. Il tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di scarcerazione dei legali Giovanni Castronovo e Domenico Russello. L'uomo è accusato dell'omicidio di Francesco Gambacorta maturato, secondo la Procura, nell'ambito di una relazione a tre. Proprio la donna - Giuseppa Attardo, che in un primo momento confessò il delitto del 26 gennaio scorso - è la grande accusatrice di Arnone. Le sue dichiarazioni sono state ritenute «in parte contradditorie ma attendibili in relazione a quanto dice su Arnone». Non corrisponderebbe, secondo i giudici del tribunale…

Complici diabolici per salvare il loro Amore

Sconvolgente svolta nell’omicidio di un imprenditore - Il cinquantunenne venne ammazzato nello scorso gennaio con due colpi di pistola - Ad aiutare la sua amante a ucciderlo sarebbe stata la nuova conquista di quest’ultima, che mal sopportava la loro relazione preesistente

Cronaca Vera - 3 agosto 2006 - di Gigi Montero

Lo avevano ammazzato con due colpi d'arma da fuoco alla testa nel pomeriggio del 26 gennaio di quest'anno. E all'inizio (vedi "Cronaca Vera" n. 1745), dato il mistero che ne circondava la morte, si era pensato che l'imprenditore Francesco Gambacorta, 51 anni, fosse stato vittima di un regolamento di conti in ambito mafioso. Poi (vedi "Cronaca Vera" n. 1746), era stata arrestata la sua amante, Giuseppa Attardo, 39 anni, e sembrava che lei lo avesse ucciso perché l'uomo non si decideva a lasciare moglie e due figli per stare solo…

Silenzio, qualcuno ci ascolta

Traffico internet, e-mail, telefonate: la nostra privacy è sempre più spesso violata. Ma c'è un modo di difendersi? Si, ce lo spiega il massimo esperto italiano in materia

Maxim - 2 agosto 2006 - di Edoardo Montolli

Di seguito l'intervista rilasciata da Gioacchino Genchi a Maxim. Qui il testo in pdf.   Siamo tutti schedati. Mentre impazza la bufera sulle intercettazioni telefoniche, pochi sanno che lo scorso dicembre il Parlamento Europeo ha modificato la direttiva 2002/58/CE sulle comunicazioni. Si chiama in gergo “data retenction” e obbliga i provider a conservare per 24 mesi (ma si spinge per portarlo a cinque anni) tutti i dati internet di ogni utente: i siti che ha visitato con tanto di data e ora e le mail (con tanto di allegato) inviate…

Siamo tutti spiati

Il vicequestore Gioacchino Genchi racconta anni di indagini e metodi di investigazione tramite intercettazioni ambientali: "Il telefono che non si può rintracciare? Quello guasto"

I love Sicilia - 28 luglio 2006 - di Riccardo Arena

Di seguito l'intervista rilasciata da Gioacchino Genchi al magazine I love Sicilia. Qui il testo in pdf.     Spie di professione che vengono spiate, 007 che collezionano malefigure, talpe a libro paga dei boss che cascano nel tranello delle intercettazioni, banchieri furbetti che tramano via etere, direttori generali di squadroni di calcio che parlano come capibastone. Alla fine i mafiosi si vedono quasi rubare il mestiere, loro che di professione delinquono e cercano di sfuggire ai controlli. Sì, però uno parla e non si rende conto di quel che dice,…

Una vita piena d’amore stroncata dalla follia

La straziante ricostruzione degli ultimi mesi di vita di una diciottenne massacrata dal cugino insieme alla famiglia - Dai messaggi e dalle fotografie ricevuti ed inviati dal suo cellulare (ritrovato sul cadavere) fuoriesce il quadro di una ragazza pura circondata dall'affetto degli amici

Cronaca Vera - 26 luglio 2006 - di Gigi Montero

C'è una telefonata fatta dal cellulare di Maria Pane alle 16,50 del 27 marzo. Solo che, a quell'ora, Maria è già morta. Uccisa in mattinata insieme al padre Camillo, alla madre Annamaria e al fratello Eugenio a Tre Olivare di Caraffa. Una strage che sembrava figlia di un patto col diavolo siglato dal cugino dei Pane, Claudio Tomaino, e che invece appare ora come una colossale truffa finita malissimo ai danni della famiglia (vedi "Cronaca Vera" . n. 1753 - (766). Quella telefonata, che sembrava aprire le porte di un…

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