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Mafia: Processo Borsellino quater. Genchi: “La Barbera dominus indagini”

La Spia - 12 luglio 2016 - di Redazione

“Arnaldo La Barbera aveva carta bianca nelle indagini sulle stragi del ’92, era il dominus. Aveva delle deleghe in bianco. Poteva fare e strafare tutto quello che voleva. Trattava i giovani magistrati ma anche alcuni funzionari di polizia dall’alto verso il basso”. E’ quanto ha riferito oggi, in Corte d’Assise, al processo “Borsellino quater”, Gioacchino Genchi, esperto informatico e subito dopo le stragi di Capaci e via d’Amelio, componente del pool costituito per indagare sugli attentati per poi lasciare il gruppo Falcone-Borsellino poiche’ non condivideva la gestione del falso collaboratore…

Borsellino: poliziotto, Genchi mi disse Scarantino farlocco

Ansa - 15 giugno 2016 - di Redazione

CALTANISSETTA - "Gioacchino Genchi mi ha sempre espresso l'opinione che Scarantino fosse farlocco, dicendo che per questo aveva abbandonato il gruppo Falcone-Borsellino, non condividendo più le strategie di indagine sulla strage di via D'Amelio. Nel corso degli anni ho parlato più volte con Genchi del depistaggio, ma esprimendo solo mie valutazioni personali non ancorate a fatti concreti e non ho mai ricevuto confidenze da poliziotti appartenenti al gruppo Falcone-Borsellino né sulla strage di via D'Amelio né sulla gestione di Scarantino". Sono dichiarazioni del poliziotto Bartolo Iuppa durante l'interrogatorio sostenuto nei…

Mafia: l’agente Giuseppe De Michele a giudizio per calunnia nei confronti di Gioacchino Genchi

Ansa - 3 marzo 2016 - di Redazione

PALERMO – Il poliziotto Giuseppe De Michele in servizio alla Questura di Palermo è stato rinviato a giudizio con l’accusa di avere calunniato il vice questore Gioacchino Genchi. Di Michele aveva accusato il funzionario, noto per essere stato il consulente telefonico di varie Procure, di averlo minacciato per cambiare una propria relazione sulla strage di Capaci nella quale morirono, il 23 maggio 1992, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. De Michele aveva riferito, con una relazione consegnata il 26 maggio 1992, di avere…

Genchi assolto dall’accusa di diffamazione

Il Mattino - 17 febbraio 2016 - di Redazione

Il consulente informatico Gioacchino Genchi e il giornalista Edoardo Montolli sono stati assolti oggi dall'accusa di diffamazione a mezzo stampa dalla prima sezione della Corte d'appello di Milano, presieduta dal giudice Ivana Caputo, «perché il fatto non costituisce reato». Il procedimento era nato dalla denuncia dei magistrati Tommaso Picazio e Giuseppe Cascini, quest'ultimo ex segretario dell'Associazione nazionale magistrati, su un passaggio del libro 'Il caso Genchì ritenuto diffamatorio. Questo passaggio riprendeva un articolo pubblicato dal giornalista Carlo Vulpio, che era stato ripreso dai due autori nel libro. Montolli era stato…

Il ‘Premio internazionale Giovanni Falcone e Paolo Borsellino’ 2015 a Gioacchino Genchi

19 luglio 1992 - 7 dicembre 2015 - di Redazione

Venerdì 4 dicembre nell’ambito del “Premio internazionale Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” promosso dall’Istituto Giuridico di Ricerca Comparata e dalla Università L.I.U.C. di Varese, Gioacchino Genchi, vice-questore di Polizia, ha ricevuto a Roma il premio speciale dal comitato scientifico organizzatore con la seguente motivazione: Diceva Falcone: “Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti per avviarsi verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere’. Il dottor Gioacchino Genchi esperto di informatica e telefonia ha incrociato i…

“Dna, telepass e documento unico contro il terrore, mappiamoci tutti”

L’ESPERTO INFORMATICO E L’EMERGENZA SICUREZZA: I DATI DA INCROCIARE, I BUCHI DEL SISTEMA. E L’INEVITABILE RINUNCIA ALLA PRIVACY

il Fatto Quotidiano - 23 novembre 2015 - di Antonio Massari

“Quel che è accaduto in Francia deve far riflettere sulla necessità, per ciascuno di noi, di cedere una porzione limitata della propria libertà a vantaggio della sicurezza di tutti. Non serve alcun processo autoritario, è solo necessario attrezzarsi e documentare gli eventi che è fondamentale analizzare per prevenire e contrastare il terrorismo”. Questo è il pensiero di Gioacchino Genchi, che è stato a lungo consulente informatico di molte procure italiane, ha collaborato anche alle inchieste sulle stragi di Capaci e via D’Amelio, per trent’anni s’è occupato di analizzare tabulati telefonici…

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