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«Io, una vittima del “sistema Montante”»

Processo "Double face": ecco il verbale acquisito con le dichiarazioni di Iacuzzo. «Mio padre mi disse "con Montante non prendere nemmeno il caffè"»

La Sicilia - 3 luglio 2019 - di Alessandro Anzalone

Parte offesa e testimone nello stesso processo: non è un solo caso quello che si verifica nel processo per l'operazione "Double face". Lunedì scorso il Tribunale presieduto da Francesco D'Arrigo (a latere Santi Bologna e Giulia Calafiore) ha acquisito al fascicolo del dibattimento, un verbale di interrogatorio reso dall'ex direttore dell'Area di sviluppo industriale di Caltanissetta, il dott. Salvatore Iacuzzo, parte civile con l'avv. Gioacchino Genchi e testimone citato dai pm Maurizio Bonaccorso e Stefano Luciani.   Il verbale di Iacuzzo fa riferimento ad un interrogatorio reso nel giugno del…

Falso all’Università Mediterranea: confermata in Appello la condanna per il giudice Alberto Cisterna

C.S.M.: ormai acronimo di “Ciechi, Sordi e Muti”

Comunicato stampa - 29 giugno 2019 - di Gioacchino Genchi

Solo "il Dispaccio" di oggi dà notizia della conferma della condanna in appello del giudice Alberto Michele Cisterna per i falsi commessi all'Università Mediterranea, per i quali era già stato condannato nel giugno 2017 dal Tribunale di Reggio Calabria alla pena di un anno di reclusione con la sospensione condizionale.   Ben oltre le condotte del Dott. Cisterna, che avrà ancora la possibilità di fare ricorso per Cassazione, è grave dovere rilevare come il Consiglio Superiore della Magistratura abbia conferito e mantenuto al Dott. Cisterna le funzioni semi-direttive di Presidente…

“Su Agnese e i figli gli occhi del Viminale e di un prete”

Genchi in aula: "Il prefetto Luigi Rossi, attraverso il prete, tiene la famiglia ibernata, perché non nuoccia"

il Fatto Quotidiano - 28 giugno 2019 - di Giuseppe Lo Bianco - Sandra Rizza

Pubblichiamo un estratto del libro “DepiStato” di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza (Chiarelettere), in libreria da oggi.   Nei mesi immediatamente successivi alla strage di via D’Amelio, il Viminale sembra più preoccupato a controllare la famiglia Borsellino che a cercare la verità. Lo racconta nell’aula del processo ai tre poliziotti accusati del depistaggio il funzionario di polizia Gioacchino Genchi citando, come "ideatore" del controllo, l'allora capo della Criminalpol, Luigi Rossi.   Nell'udienza dell'11 gennaio 2019 a Caltanissetta, Genchi racconta: "Rossi era molto attento a tenere rapporti con la famiglia…

Csm, Genchi: “Trojan nelle intercettazioni? Fanno giustizia ma inquietano perché uso è delegato a privati”. E ricorda Falcone

il Fatto Quotidiano - 18 Giugno 2019 - di Gisella Ruccia

  “L’uso dei trojan nelle intercettazioni? L’aspetto che più mi inquieta è il fatto che l’uso dei trojan è delegato a soggetti privati fuori dall’arco istituzionale”. Sono le parole dell’avvocato Gioacchino Genchi, intervistato nella trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus (qui l'audio).   L’esperto informatico spiega: “L’attivazione e la disattivazione dei trojan, operazioni fondamentali per l’ottimizzazione delle intercettazioni, sono affidate a soggetti ausiliari e questo mi preoccupa, perché sono soggetti fuori dal contesto istituzionale, non hanno prestato giuramento di fedeltà allo Stato, non sono soggetti alle regole previste per gli ufficiali infedeli, come i carabinieri,…

I due magistrati indagati tra politica e pentiti

Via D'Amelio: Anna Palma e Carmelo Petralia coinvolti nell'inchiesta sul depistaggio di Scarantino

il Fatto Quotidiano - 13 giugno 2019 - di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza

Uno ha costruito la sua carriera nei ruoli dell’accusa, l’altra è stata per oltre dieci anni fuori ruolo, impegnata nello staff dell’ex presidente del Senato Renato Schifani e poi nelle stanze di Via Arenula, come vicecapo Dipartimento per gli affari di Giustizia. Carmelo Petralia e Anna Palma, indagati dalla Procura di Messina per il depistaggio di via D'Amelio, sono i primi magistrati chiamati a rispondere della colossale mistificazione costruita a tavolino sulle parole del pentito farlocco, Vincenzo Scarantino.   Top secret il contenuto dell'accusa di calunnia aggravata ipotizzata nei loro…

“Il trojan rivoluziona le indagini. Non può stare in mani private”

L'ex poliziotto e lo spyware che trasforma i telefonini in microspie audio-video: "Chi gestisce le operazioni ha un potere enorme"

il Fatto Quotidiano - 9 giugno 2019 - di Vincenzo Iurillo

L'ex superconsulente Gioacchino Genchi incarna tutte le competenze per analizzare a 360° vizi, virtù, potenzialità e i limiti e il trojan, "la rivoluzione delle investigazione", il virus che ha messo nei guai il pm di Roma Luca Palamara, lo spyware che trasforma lo smartphone in un microfono e può copiarne i dati e la memoria da remoto.   Genchi è stato poliziotto informatico, esperto nell'incrocio di dati telefonici, e ora è avvocato penalista in processi che si decidono sulla valutazione e sull'utilizzabilità delle intercettazioni.   Ha giocato all'attacco e ora…

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