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I buchi neri della Strage di via D’Amelio: ecco tutti i misteri irrisolti

LE OMBRE SU QUEL 19 LUGLIO 1992

ilSicilia.it - 17 luglio 2019 - di Davide Guarcello

La prima svolta nelle indagini sulla Strage di via D’Amelio in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino è arrivata col “Borsellino quater” che ha certificato nel 2017 il colossale depistaggio (“uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana”) messo a segno probabilmente dalle “menti raffinatissime” di cui parlava Falcone. Palma e Petralia – frame TGR Sicilia E mentre il processo sulla Trattativa Stato-mafia si è concluso in primo grado con condanne pesantissime (LEGGI QUI), nel 2019 è arrivata la seconda svolta: per quel depistaggio sono sotto accusa anche due pm che all’epoca gestirono il falso pentito Vincenzo Scarantino: Anna Maria Palma e…

Fondi russi e intercettazioni, la parola all’esperto

Rai3 - Agorà Estate - 16 luglio 2019 - di Carlo Puca e Brenno Marcellini

Il caso Russia-Lega sta scuotendo il Governo e il mondo politico.   Ma dietro la diffusione della famosa intercettazione di Buzzfeed c'è dell'altro? Chi ha registrato il dialogo all'hotel Metropol di Mosca? E perché? Chi ha deciso di far uscire la registrazione? Perché proprio ora?   Lo abbiamo chiesto a Gioacchino Genchi, super esperto di intercettazioni e sicurezza. L'intervista di Carlo Puca e Brenno Marcellini.   Qui l'intervista rilasciata ad Agorà Estate.  

«Io, una vittima del “sistema Montante”»

Processo "Double face": ecco il verbale acquisito con le dichiarazioni di Iacuzzo. «Mio padre mi disse "con Montante non prendere nemmeno il caffè"»

La Sicilia - 3 luglio 2019 - di Alessandro Anzalone

Parte offesa e testimone nello stesso processo: non è un solo caso quello che si verifica nel processo per l'operazione "Double face". Lunedì scorso il Tribunale presieduto da Francesco D'Arrigo (a latere Santi Bologna e Giulia Calafiore) ha acquisito al fascicolo del dibattimento, un verbale di interrogatorio reso dall'ex direttore dell'Area di sviluppo industriale di Caltanissetta, il dott. Salvatore Iacuzzo, parte civile con l'avv. Gioacchino Genchi e testimone citato dai pm Maurizio Bonaccorso e Stefano Luciani.   Il verbale di Iacuzzo fa riferimento ad un interrogatorio reso nel giugno del…

Falso all’Università Mediterranea: confermata in Appello la condanna per il giudice Alberto Cisterna

C.S.M.: ormai acronimo di “Ciechi, Sordi e Muti”

Comunicato stampa - 29 giugno 2019 - di Gioacchino Genchi

Solo "il Dispaccio" di oggi dà notizia della conferma della condanna in appello del giudice Alberto Michele Cisterna per i falsi commessi all'Università Mediterranea, per i quali era già stato condannato nel giugno 2017 dal Tribunale di Reggio Calabria alla pena di un anno di reclusione con la sospensione condizionale.   Ben oltre le condotte del Dott. Cisterna, che avrà ancora la possibilità di fare ricorso per Cassazione, è grave dovere rilevare come il Consiglio Superiore della Magistratura abbia conferito e mantenuto al Dott. Cisterna le funzioni semi-direttive di Presidente…

“Su Agnese e i figli gli occhi del Viminale e di un prete”

Genchi in aula: "Il prefetto Luigi Rossi, attraverso il prete, tiene la famiglia ibernata, perché non nuoccia"

il Fatto Quotidiano - 28 giugno 2019 - di Giuseppe Lo Bianco - Sandra Rizza

Pubblichiamo un estratto del libro “DepiStato” di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza (Chiarelettere), in libreria da oggi.   Nei mesi immediatamente successivi alla strage di via D’Amelio, il Viminale sembra più preoccupato a controllare la famiglia Borsellino che a cercare la verità. Lo racconta nell’aula del processo ai tre poliziotti accusati del depistaggio il funzionario di polizia Gioacchino Genchi citando, come "ideatore" del controllo, l'allora capo della Criminalpol, Luigi Rossi.   Nell'udienza dell'11 gennaio 2019 a Caltanissetta, Genchi racconta: "Rossi era molto attento a tenere rapporti con la famiglia…

Csm, Genchi: “Trojan nelle intercettazioni? Fanno giustizia ma inquietano perché uso è delegato a privati”. E ricorda Falcone

il Fatto Quotidiano - 18 Giugno 2019 - di Gisella Ruccia

  “L’uso dei trojan nelle intercettazioni? L’aspetto che più mi inquieta è il fatto che l’uso dei trojan è delegato a soggetti privati fuori dall’arco istituzionale”. Sono le parole dell’avvocato Gioacchino Genchi, intervistato nella trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus (qui l'audio).   L’esperto informatico spiega: “L’attivazione e la disattivazione dei trojan, operazioni fondamentali per l’ottimizzazione delle intercettazioni, sono affidate a soggetti ausiliari e questo mi preoccupa, perché sono soggetti fuori dal contesto istituzionale, non hanno prestato giuramento di fedeltà allo Stato, non sono soggetti alle regole previste per gli ufficiali infedeli, come i carabinieri,…

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