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Preso «Banksy», il super narcos che pagava in opere d’arte

In manette il latitante Deiana: la stampa del famoso writer assicurata per 2 milioni

Corriere della Sera Milano - 16 gennaio 2024 - di Luigi Ferrarella

Nelle chat scambiate su telefonici criptati vantava che «Banksy vale un milione mezzo… ho fatto un grande affare per pulire i soldi, si puliscono soldi senza pagare spese anzi guadagnando…». Comprata per 500mila euro, assicurata in una galleria in Olanda per 2 milioni, rivenduta una volta in Italia per 200mila più un potenziale sfruttamento in certificati Nft digitali, e un’altra volta per 250mila euro in Svizzera: e alla fine eccola qua, esiste davvero—e tra un narcotrafficante e l’altro è adesso in mano allo Stato — la litografia di Bansky (autografata)…

Catturato in Messico il broker del narcotraffico Andrea Deiana, la Polizia gli sequestra anche un’opera di Banksy con cui si pagava la latitanza

Per sostenersi aveva venduto una litografia autorizzata dell’opera «Il lanciatore di fiori»

La Stampa - 15 gennaio 2024 - di Andrea Siravo

Faceva la bella vita in Messico convinto di essere al sicuro dal mandato d’arresto della Procura di Milano che lo accusava di essere al vertice di un gruppo internazionale di narcotrafficanti. Nei giorni scorsi Andrea Deiana, quarantaduenne di Terracina, è stato catturato ed estradato in Italia con un volo da Città del Messico. Per sostenere la sua latitanza Deiana avrebbe utilizzato non solo i proventi del narcotraffico, ma anche quelli derivati dalla vendita di una litografia autorizzata dell’opera «Il lanciatore di fiori» di Banksy. Una riproduzione del murale realizzato dall'ignoto…

4 server per intercettazioni. “Saranno facili da bucare”

IL PROGETTO. Pronti i decreti per creare i centri che conserveranno le captazioni di tutte le procure. Genchi: “Sfuggiranno al controllo dei pm. Imprenditori si spartiranno la torta”

il Fatto Quotidiano - 15 dicembre 2023 - di Valeria Pacelli

Roma, Milano e poi Napoli e Palermo. Si troveranno in queste città i quattro server dove verranno raccolte le intercettazioni di tutte le Procure italiane. I decreti ministeriali con i requisiti per la loro realizzazione sono pronti, manca solo la firma del ministro Carlo Nordio. E intanto, proprio su quello che sarà il futuro della conservazione delle intercettazioni, alcuni magistrati avanzano perplessità. Una su tutte: esternalizzando dati così delicati, non aumenta anche il rischio che siano più facilmente accessibili da terzi? L’allarme lo lancia anche Giacchino Genchi, uno dei massimi…

Se persino Travaglio non riesce a fidarsi dei suoi amici magistrati

Taci, il pm (non) ti ascolta. Il Fatto quotidiano di ieri lancia l'allarme sui giornalisti che l'Italia vorrebbe intercettabili con i famigerati trojan

il Giornale - 13 dicembre 2023 - di Felice Manti

Taci, il pm (non) ti ascolta. Il Fatto quotidiano di ieri lancia l'allarme sui giornalisti che l'Italia vorrebbe intercettabili con i famigerati trojan, in nome della «salvaguardia nazionale» perché ce lo chiede l'Europa. È già successo (vedi gli scandali Predator e Pegasus, «software spia sui cellulari di giornalisti in Grecia, Francia, Spagna e Ungheria», scrive il Fatto), in Italia sono stati inconsapevoli bersaglio Michele Santoro e Massimo Giletti per le loro indagini sulla mafia siciliana ma anche chi a Report si è occupato dell'incontro tra lo 007 Marco Mancini e…

“Danno da tabulato”, il caso kafkiano della richiesta a Genchi (senza reati)

CONSULENTE - Rutelli, Mastella e Gozi vogliono 368 mila euro per le indagini why not di De Magistris

il Fatto Quotidiano - 26 novembre 2023 - di Antonio Massari

Un pignoramento di 368 mila euro per Gioacchino Genchi, ex super poliziotto al fianco di Giovanni Falcone, poi consulente informatico per decine di procure, oggi avvocato. Il motivo del pignoramento: la condanna nel processo civile per il presunto danno patrimoniale arrecato ai tre ex parlamentari Francesco Rutelli, Clemente Mastella e Sandro Gozi. Nel 2007, durante l’inchiesta Why Not, l’allora pm Luigi de Magistris chiese ai gestori telefonici i tabulati delle loro utenze, affidate poi a Genchi, che avrebbe dovuto analizzarle.   Sull’inedito “danno da tabulato” arrecato ai tre, domani dovrà…

Chat Sky ECC, intervista dell’Avv. Gioacchino Genchi alla radio della Conferenza episcopale italiana

"In uno stato di diritto il principio del rispetto della legge e delle libertà degli individui garantite dalla Costituzione è alla base di tutto"

Buongiorno inBlu2000 - 8 novembre 2023 - di Chiara Placenti

Oggi ho rilasciato un’intervista al programma radiofonico Spazio Legalità del canale Buongiorno inBlu2000, la radio della Conferenza episcopale italiana. Ho parlato delle due recenti pronunce della Cassazione che pongono dei limiti alle acquisizioni delle chat della messaggistica criptata Sky ECC, precisando con la Suprema Corte ha rilevato delle forti criticità nelle modalità fortemente invasive di siffatte modalità di acquisizione delle prove da parte dei pubblici ministeri, senza alcun controllo del giudice.   In uno stato di diritto il principio del rispetto della legge e delle libertà degli individui garantite dalla…

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