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C'era un "triangolo" amoroso dietro l'omicidio di Francesco Gambacorta, l'imprenditore di Camastra ucciso nelle campagne tra Agrigento e Favara con due colpi di pistola lo scorso 26 gennaio scorso. Un delitto di cui si era autoaccusata la sua ex amante, Giuseppa Attardo di 39 anni. Invece, dietro quell'omicidio c'è una storia più complessa. Lo hanno scoperto i carabinieri della Compagnia di Agrigento, guidati dal capitano Angelo Franchi, che hanno eseguito un fermo nei confronti del commerciante di Favara Calogero Arnone, di 42 anni. Secondo quanto è emerso dalle indagini della…
FAVARA. Gli amanti del «giallo», con lo sfondo di una squallida storia di tradimenti, scappatelle e omicidio finale avrebbero di che godere. Ci stanno pensando i carabinieri di Agrigento a fare luce sul delitto dell’imprenditore di Camastra, Francesco Gambacorta, assassinato con due colpi di pistola alla testa lo scorso 26 gennaio al confine tra la città dei Templi e Favara. E proprio di Favara sono due dei protagonisti della «tresca» che solo ieri è stata svelata dai militari dell’Arma, al culmine delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Luca Sciarretta. Quel…
Un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Agrigento è stato eseguito all'alba di oggi dai Carabinieri della Compagnia della città dei Templi nei confronti di un 42enne di Favara accusato di concorso in omicidio volontario premeditato. Secondo l'accusa l'uomo sarebbe il complice di Giuseppa Attardo, la trentanovenne che il 26 gennaio scorso ha ucciso con due colpi di pistola il commerciante Francesco Gambacorta, 51 anni. Alla base dell'omicidio ci sarebbe un movente passionale. Il commerciante e la donna avrebbero avuto una relazione da anni, e la Attardo aveva cercato…
''Ho già pianificato tutto x te cioè ho già lasciato disposizioni al notaio al commercialista e al direttore di banca così siccome io scendo x la metà di febbraio". L'sms è del 12 dicembre 2005, ore 13 e 44, e rinfranca il pranzo del probabilmente ansioso Camillo Pane. Come dire "tutto ok, è fatta". E lui era già a sfregarsi le mani, pronto a rivendersi il terreno appena comperato a un conoscente della 'ndrangheta. Non sapeva ancora che l'affare che stava portando a termine si sarebbe concluso in un massacro,…
Tutto è iniziato con il bacio in fronte di Fiorani a Fazio e i furbetti del quartierino di Ricucci, poi Moggi e la cupola del calcio, adesso i vizi pubblici (ma anche privati) di Vittorio Emanuele di Savoia. Nel frattempo sono emerse le falle nel sistema Telecom e c'è stato un presunto spionaggio telefonico a fini elettorali. La facilità con cui si può essere intercettati crea una situazione di insicurezza alla quale tutti sembrano esposti. Tutti, o quasi. «Per tutelare la privacy e prevenire qualsiasi intercettazione bastano pochi, semplici strumenti»…
PALERMO - Quando lo avevano trovato sdraiato vicino al letto, un coltello da cucina al fianco, Giuseppe Lo Cicero, 47 anni, aveva il cranio sfondato (vedi "Cronaca Vera" n. 1652). Qualcuno si era accanito su di lui dopo avergli fallo tre iniezioni di valium e una di veleno. E ancora, non prima di aver tentato di soffocarlo con un sacchetto di plastica intorno alla testa e di strangolarlo con le mani e con la cintura dell'accappatoio. Era la nove del 15 aprile del 2004. Questa settimana ci sarà l'incidente probatorio…
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