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PROCESSO STRAGE VIA D’AMELIO. DEPOSIZIONE PERITO

Ansa - 15 febbraio 1995 - di Redazione

paolo_borsellinoCALTANISSETTA – Nel processo per la strage del 19 luglio 1992 in via D’Amelio a Palermo, nella quale rimasero uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta, la corte di assise di Caltanissetta ha ascoltato oggi la testimonianza del funzionario di polizia Gioacchino Genchi, esperto in telecomunicazioni, che nella prima fase delle indagini svolse due consulenze sulle ipotesi che il telefono dell’abitazione dei familiari del magistrato fosse controllato mediante un’intercettazione clandestina. Il perito, che ha confermato l’ipotesi fornendo alcuni chiarimenti, tornerà a deporre domani per rispondere alle domande degli avvocati della difesa. Nel processo sono imputati Salvatore Profeta, Vincenzo Scarantino, Giuseppe Orofino, Pietro Scotto. Quest’ultimo, secondo l’accusa, avrebbe realizzato l’allacciamento abusivo che consentì agli attentatori di conoscere in anticipo i movimenti del giudice e di fare scattare l’agguato. (ANSA).