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MAFIA: LATITANTE ARRESTATO DA CARABINIERI A MESSINA

Ansa - 27 marzo 2002 - di Redazione

PALERMO – I carabinieri di Messina hanno arrestato il latitante Antonino Anastasi, 45 anni, ricercato percheé accusato di associazione mafiosa ed estorsione. L’uomo è stato bloccato dopo un inseguimento. I militari hanno esploso alcuni colpi di pistola, uno dei quali ha ferito Anastasi ad un gluteo. Le condizioni di salute del latitante non sono gravi.

Antonino Anastasi, ricercato dal dicembre di tre anni fa, ha cercato di fuggire dopo che si è reso conto che il suo covo era stato individuato dai carabinieri. Gli investigatori lo indicano vicino al clan mafioso di Milazzo (Messina).

L’indagato già in passato era stato arrestato dopo un inseguimento con sparatoria avvenuto nel maggio del ’91 alla periferia di Messina. Anastasi allora era ricercato per evasione ed aveva forzato con la sua utilitaria un posto di blocco dei carabinieri. Per farsi largo aveva sparato vari colpi di rivoltella contro i militari che avevano risposto al fuoco ferendolo di striscio al collo.

Nel gennaio del ’90 Anastasi non aveva fatto rientro dopo cinque giorni di permesso nell’ospedale giudiziario psichiatrico di Reggio Emilia, dove scontava una condanna a cinque anni per aver assassinato la moglie, Rosa Costa. In precedenza l’uomo era stato assolto dall’accusa di omicidio di Antonino Scarpaci, un meccanico di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), indicato come l’amante della donna.

I particolari dell’arresto saranno resi noti durante una conferenza stampa convocata alle ore 10,30 al comando provinciale dei carabinieri di Messina.

Il latitante Antonino Anastasi è stato arrestato nelle campagne di Gelso, una frazione montana di Messina dove si rifugiava. Sono in corso perquisizioni da parte dei carabinieri per individuare il covo.

L’uomo (che era latitante dal dicembre dello scorso anno e non dal ’99 come detto in precedenza), durante una colluttazione con i militari che lo hanno bloccato era riuscito a sottrarre una pistola ad uno di loro ed ha tentato di ‘scarrellare’, di mettere in canna il colpo, ma è stato bloccato e immobilizzato.

Per l’individuazione e la localizzazione del latitante è stata eseguita una complessa attività di acquisizione ed elaborazione dei dati di traffico telefonico da parte del consulente della Procura, Gioacchino Genchi, che è stato incaricato dal sostituto procuratore Salvatore Laganà che ha coordinato le ricerche. Il pm aveva chiesto ed ottenuto l’arresto di Anastasi sia nel dicembre del ’99 che lo scorso anno, quando il pregiudicato è riuscito a fuggire.

Anastasi per telefonare utilizzava schede prepagate vendute da un commerciante di Messina che non ha rilevato le generalità dell’acquirente. L’analisi è stata resa complicata anche dal fatto che il latitante cambiava continuamente telefonino.

Gli investigatori nelle scorse settimane, in più occasioni, erano arrivati ad individuarlo ma era sempre riuscito a sfuggire in maniera rocambolesca. Genchi ha quindi messo a punto delle tecniche sofisticate di analisi del traffico telefonico, mai utilizzate fino adesso, per l’individuazione delle nuove ‘sim’ e dei nuovi apparati ‘imei’ utilizzati da Anastasi. Così, nell’arco di pochi giorni è stata individuata la nuova utenza e Anastasi è caduto nella trappola dei carabinieri.

Le indagini sono rivolte adesso ad accertare le complicità  di persone che hanno favorito la latitanza. (ANSA)