CONTATTA LO STUDIO
Pbx con ricerca automatica: 0692959901

WhatsApp: +39 335238128

Telegram: @gioacchinogenchi

L’hacker aveva collaborato con l’Fbi

Lo dice la difesa del giovane di Gela: «Il tutto mentre era indagato»

Giornale di Sicilia - 17 ottobre 2024 - di Donata Calabrese

L’hacker gelese Carmelo Miano, mentre era sotto indagine, avrebbe offerto le sue competenze all’Fbi, «in importanti investigazioni internazionali», all’Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) e alla stessa polizia postale, che poi lo ha arrestato, nell’ambito dell’indagine della procura di Napoli sulle violazioni del sistema informatico del ministero della Giustizia. Ad affermarlo, nella memoria presentata ai giudici del Riesame di Napoli, è l'avvocato palermitano Gioacchino Genchi, legale del ventiquattrenne. Il quale era anche in possesso di ben 46 password di altrettanti magistrati inquirenti, tra cui quelle dei procuratori di Perugia e…

Nel pc dell’hacker di Roma le password di 46 pm. Tra loro anche Cantone

Spiati il procuratore di Napoli Gratteri e quello di Firenze Spiezia. Il 23enne che ha violato i server del ministero della Giustizia si era offerto di collaborare con Fbi e Aisi. NEL SUO PORTAFOGLIO ELETTRONICO 2 MILIONI IN CRIPTOVALUTE. IL MAGISTRATO PERUGINO: «INQUIETATO DALLA RICOSTRUZIONE»

Il Messaggero - 17 ottobre 2024 - di Leandro Del Gaudio

Li teneva in scacco tutti. Aveva l’accesso alle comunicazioni di tutti i dipendenti del ministero della giustizia - e non parliamo solo di magistrati - mentre era riuscito ad impossessarsi anche di un altro patrimonio di informazioni: aveva le password di ben 46 pm italiani, tra cui i quelle del procuratore di Napoli Nicola Gratteri, del procuratore di Perugia, il magistrato partenopeo Raffaele Cantone; del procuratore di Firenze, Filippo Spiezia, mentre aveva il controllo dell’accesso alla posta elettronica di decine di pm della Procura di Torino. Un pozzo senza fondo,…

«La mail di Gratteri? La password era facile». Parla l’hacker che ha violato la posta dei pm

L’INCHIESTA DI NAPOLI FINISCE AL RIESAME. Nella richiesta di scarcerazione presentata dal suo legale si parla dell’account del procuratore «che non usava mai»

il Giornale - 17 ottobre 2024 - di Felice Manti

  Se siamo ostaggio degli spioni, che siano funzionari corrotti, ufficiali spregiudicati, dipendenti di banca spioni o semplici hacker, è anche colpa nostra. Password facili, telefonini a cui regaliamo tutto e computer lasciati accesi, che crackarli è un attimo. Prendete ad esempio Carmelo Miano, il pirata informatico 24enne arrestato dalla Procura di Napoli con l’accusa di aver violato i server del ministero della Giustizia, definiti dai pm partenopei (a loro volta spiati) una specie di colabrodo. Ieri davanti ai giudici del Tribunale del Riesame il suo legale Gioacchino Genchi ha…

L’hacker Miano a Gratteri: “Ho spiato anche la sua mail”

L’INCHIESTA. Il 24enne ha violato le caselle di almeno 46 pm

il Fatto Quotidiano - 17 ottobre 2024 - di Antonio Massari

Il 4 ottobre va in scena un dialogo degno della sceneggiatura di un film. Carmelo Miano, l’hacker che è riuscito a entrare nelle procure di mezza Italia e dentro il ministero di Giustizia, assistito dal suo avvocato, Gioacchino Genchi, è di fronte al gip di Napoli per il suo interrogatorio di garanzia, al quale sono presenti i pm Onorati e Cozza. A indagare su di lui, nella Procura guidata da Nicola Gratteri, c’è anche l’aggiunto Vincenzo Piscitelli. Che Miano avesse hackerato gli atti di indagine che lo riguardavano era noto.…

Conti spiati, Genchi: “Sistemi audit carenti’

Intervista all'esperto informatico che difende l'hacker siciliano che ha violato i sistemi di sicurezza delle istituzioni e delle aziende italiane: "La sua vicenda dimostra che i dispositivi di protezione hardware e software sono un colabrodo"

Adnkronos - 10 ottobre 2024 - di Elvira Terranova

"A parte quello che si è letto sui giornali non conosco i dettagli delle indagini. Le uniche certezze che ho derivano dalle mie esperienze professionali, che in questi casi mi impongono di osservare la massima prudenza, prima di esprimere valutazioni e decretare sentenze, vuoi di assoluzione o di condanna. Sicuramente, però, la vicenda deve far riflettere su quelle che sono le effettive criticità dei sistemi informatici, se non altro per la sempre maggiore frequenza e gravità con cui questi episodi si ripetono negli ultimi periodi. Adesso, addirittura, persino in danno…

I legami con i russi dell’hacker che violò i server della Giustizia

Dalla Garbatella entrava su un sito di Mosca di e-commerce di dati sensibili

la Repubblica - 5 ottobre 2024 - di Marco Carta - Andrea Ossino

L’ombra della Russia. Gli investigatori devono aver fatto un balzo dalla sedia dopo aver scoperto il portale del dark web al quale si collegava Carmelo Miano dalla sua casa romana di Garbatella. Perché il giovane hacker siciliano che ha bucato i sistemi più sensibili della giustizia italiana «ha effettuato l’accesso al portale Russian Market» ovvero uno dei principali siti di «e-commerce del Criminal Haking dedicato alla vendita illegale di informazioni sensibili come password, dati bancari e carte di credito particolarmente orientato all’Italia», annotano i magistrati di Napoli che hanno arrestato…

1 2