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L’ex investigatore Genchi: denunciai l’inquinamento dell’indagine

Parla Gioacchino Genchi

Rai3 - TGR Sicilia - 2 luglio 2018 - di Roberto Ruvolo

Chi ha seguito storicamente la vicenda e le posizioni di Gioacchino Genchi, quasi non resterà sorpreso dalle motivazioni della sentenza della Corte d’assise di Caltanissetta sul processo Borsellino Quater nella quale si parla “di uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana”. Qui l’intervista rilasciata al TGR Sicilia

Gioacchino Genchi: “Ogni volta che vedo Renzi con l’Iphone mi viene lo sconforto”

L'Huffington Post - 10 gennaio 2017 - di Andrea Purgatori

“Ogni volta che vedevo Renzi con quel Iphone in mano mi veniva lo sconforto. Possibile mai che a un presidente del Consiglio non avessero dato un cellulare protetto? Bah, mi auguro che in tasca ne avesse un altro per le conversazioni importanti. Me lo auguro, ma mica ne sono tanto sicuro…”. Gioacchino Genchi, il superconsulente informatico di tutte le procure italiane accusato di essere l’uomo delle trecentocinquantamila intercettazioni utilizzate per controllare politici e deviare indagini e stragi – da Berlusconi a Capaci – che avrebbero dovuto perderlo per sempre in…

“Dna, telepass e documento unico contro il terrore, mappiamoci tutti”

L’ESPERTO INFORMATICO E L’EMERGENZA SICUREZZA: I DATI DA INCROCIARE, I BUCHI DEL SISTEMA. E L’INEVITABILE RINUNCIA ALLA PRIVACY

il Fatto Quotidiano - 23 novembre 2015 - di Antonio Massari

“Quel che è accaduto in Francia deve far riflettere sulla necessità, per ciascuno di noi, di cedere una porzione limitata della propria libertà a vantaggio della sicurezza di tutti. Non serve alcun processo autoritario, è solo necessario attrezzarsi e documentare gli eventi che è fondamentale analizzare per prevenire e contrastare il terrorismo”. Questo è il pensiero di Gioacchino Genchi, che è stato a lungo consulente informatico di molte procure italiane, ha collaborato anche alle inchieste sulle stragi di Capaci e via D’Amelio, per trent’anni s’è occupato di analizzare tabulati telefonici…

Dopo sei anni, Genchi viene reintegrato: tornerà in Polizia

il Fatto Quotidiano - 18 luglio 2015 - di Valeria Pacelli

Dopo sei anni, Gioacchino Genchi, il perito informatico, può tornare a fare il proprio lavoro e indossare la divisa. Il Consiglio di giustizia amministrativa (con la Sentenza n. 539/2015 del 06-05-2015), che in Sicilia è organo di appello del Tar, ha stabilito che deve essere reintegrato nel corpo di polizia dal quale era stato destituito nel 2009 per scelta del ministero dell'Interno, guidato in quegli anni da Roberto Maroni. Il tribunale ha così confermato quanto deciso in primo grado: già il 24 luglio 2014 il Tar aveva disposto l'annullamento della…

“L’antimafia scusa per disonesti. Voglio dimenticare ultimi fatti”

Intervista a Gioacchino Genchi, dopo la decisione del Tar che ha annullato i provvedimenti presi dalla polizia contro di lui: "Ho visto toccare il minimo etico delle Istituzioni, compresa la magistratura"

Live Sicilia - 26 luglio 2014 - di Piero Messina

PALERMO - “L’Amministrazione ha mostrato una eccezionale pervicacia a procedere disciplinarmente nei confronti del proprio dipendente, facendo seguire con una scansione logica precisa gli atti utili ad addivenire alla irrogazione delle sanzioni, le quali poi hanno costituito la base per il successivo provvedimento di destituzione, al quale sembra invero essere stata preordinata l’intera azione amministrativa”. Così scrivono i giudici della seconda sezione del Tar di Palermo nell’annullare tutti i provvedimenti presi dalla Polizia di Stato (si scrive così, ma si legge meglio “Viminale”) contro il vicequestore Gioacchino Genchi. Preordinata è…

Gioacchino Genchi: “Antimafia? È una parola che andrebbe abolita”

L'Huffington Post - 22 aprile 2014 - di Andrea Purgatori

  L’idea di incarnare l’ultimo (in ordine di tempo) tra i misteri della strage di Capaci un po’ lo fa sorridere e un po’ incazzare. Proprio così. Ma ad essere chiamato in causa come uno degli uomini neri della Repubblica, Gioacchino Genchi ci ha fatto l’abitudine. Persino Silvio Berlusconi lo usò come arma fine di mondo nella campagna contro le intercettazioni, definendolo “un signore” che aveva messo sotto controllo “350mila persone”. Ma erano solo tabulati, raccolti su ordine delle procure per cui Genchi lavorava. E la sparata finì nel nulla.  …

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