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I due magistrati indagati tra politica e pentiti

Via D'Amelio: Anna Palma e Carmelo Petralia coinvolti nell'inchiesta sul depistaggio di Scarantino

il Fatto Quotidiano - 13 giugno 2019 - di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza

Uno ha costruito la sua carriera nei ruoli dell’accusa, l’altra è stata per oltre dieci anni fuori ruolo, impegnata nello staff dell’ex presidente del Senato Renato Schifani e poi nelle stanze di Via Arenula, come vicecapo Dipartimento per gli affari di Giustizia. Carmelo Petralia e Anna Palma, indagati dalla Procura di Messina per il depistaggio di via D'Amelio, sono i primi magistrati chiamati a rispondere della colossale mistificazione costruita a tavolino sulle parole del pentito farlocco, Vincenzo Scarantino.   Top secret il contenuto dell'accusa di calunnia aggravata ipotizzata nei loro…

“Il trojan rivoluziona le indagini. Non può stare in mani private”

L'ex poliziotto e lo spyware che trasforma i telefonini in microspie audio-video: "Chi gestisce le operazioni ha un potere enorme"

il Fatto Quotidiano - 9 giugno 2019 - di Vincenzo Iurillo

L'ex superconsulente Gioacchino Genchi incarna tutte le competenze per analizzare a 360° vizi, virtù, potenzialità e i limiti e il trojan, "la rivoluzione delle investigazione", il virus che ha messo nei guai il pm di Roma Luca Palamara, lo spyware che trasforma lo smartphone in un microfono e può copiarne i dati e la memoria da remoto.   Genchi è stato poliziotto informatico, esperto nell'incrocio di dati telefonici, e ora è avvocato penalista in processi che si decidono sulla valutazione e sull'utilizzabilità delle intercettazioni.   Ha giocato all'attacco e ora…

Caso Huawei, Genchi: “Google costretta da Trump che a sua volta è stato messo alle strette da Apple”

“E’ un proclama che serve a far vendere più I-Phone. A un certo punto era rimasto solo Renzi ad avere l’I-phone e poi ha fatto la stessa fine, è passato di moda in fretta”

StrettoWeb - 21 maggio 2019 - di Danilo Loria

L’avvocato Gioacchino Genchi, esperto di informatica e telefonia, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. Sull’importanza dei big data. “Oggi affidiamo al nostro smartphone la nostra vita, i segreti più importanti, gli impegni, gli appuntamenti, è un po’ la scatola nera del nostro passato, presente e futuro –ha affermato Genchi-. Quindi la proliferazione degli interessi può servire nell’analisi dei big data per pianificare le offerte commerciali tramite le inserzioni pubblicitarie. Questo è l’aspetto più banale…

Condanna Montante, Genchi: “Mancano all’appello i protettori eccellenti”

Il Fatto Nisseno - 11 maggio 2019 - di Redazione

"A Caltanissetta è stata scritta una prima pagina di Giustizia. Mancano all’appello i protettori eccellenti. Imperdonabile la mancata costituzione di parte civile del Ministero dell’Interno". Così, Gioacchino Genchi, ex vicequestore aggiunto oggi avvocato, commenta la sentenza Montante. Ieri sera l’ex presidente degli industriali siciliani è stato condannato a 14 anni per corruzione. Genchi era tra le parti civili per le quali, ieri sera, il Gup Grazia Luparello nel dispositivo di sentenza del processo Montante ha disposto anche il risarcimento, compresa la Regione Siciliana per 5.000 euro. La stessa cifra, a…

Conto salatissimo per Montante: 14 anni di carcere

Regge l'accusa dei pm: condannati 4 investigatori che avrebbero favorito l'ex leader degli industriali

La Sicilia - 11 maggio 2019 - di Alessandro Anzalone

CALTANISSETTA. Cinque anni dopo l'apertura della prima inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa e un anno dopo l'operazione della Squadra Mobile, è arrivata la prima sentenza giudiziaria sul "sistema Montante". L'ha pronunciata ieri sera, alle 21, dopo poco meno di due ore di camera di consiglio, il giudice Graziella Luparello: cinque condanne e una sola assoluzione per quegli imputati che nell'ottobre scorso, chiesero e ottennero di essere giudicati con il rito abbreviato, cioè allo stato degli atti. li conto è salatissimo, tenendo conto che gli imputati hanno beneficiato dello…

Caltanissetta, Montante condannato a 14 anni. “Il leader di Confindustria creò un sistema illecito”

Pene pesanti per il “cerchio magico” del manager, che spiava i magistrati e creava dossier per provare a lanciare ricatti. Il presidente della commissione antimafia Morra: "Ora mi aspetto prese di posizione nette e chiare dalla politica"

Repubblica - 10 maggio 2019 - di Salvo Palazzolo

CALTANISSETTA. Quattordici anni di carcere per Antonello Montante. Dopo due ore di camera di consiglio, la gup di Caltanissetta Graziella Luparello ha condannato l’ex responsabile legalità di Confindustria che si proclamava paladino dell’antimafia. Una condanna pesante, che va oltre le richieste del procuratore Amedeo Bertone, dell'aggiunto Gabriele Paci, dei sostituti Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso, che avevano chiesto 10 anni e 6 mesi. Ed è una condanna scontata di un terzo, perché Montante aveva scelto di essere giudicato con il rito abbreviato, dunque a porte chiuse, e lui - l'onnipresente su giornali…

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