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Delitto Portinaio, la confessione snobbata

Il carabiniere Di Maio conferma che uno dei killer gli rivelò la verità: "Era un tossicomane, non gli credetti"

Repubblica Palermo - 15 marzo 2006 - di Alessandra Ziniti

«Sì, è vero: Ivan me lo disse, ma non gli ho creduto, anche perché subito dopo si rimangiò tutto. Aveva problemi di alcool da quando aveva tredici anni, poi di cocaina, insomma non era una persona affidabile, e così non diedi peso alle sue parole». Il carabiniere che, subito dopo il delitto del libraio Livio Portinaio, ricevette la confessione di uno dei due killer, Ivan Sestito, ma non ne parlò mai con nessuno ha cercato di spiegare ieri in aula alla Corte d'assise perché non ritenne di fare una relazione…