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Intercettazioni disposte in altri procedimenti e scadenza dei termini di indagine non rispettata: il processo scaturito dall'inchiesta "Giano Bifronte", che ipotizza un giro di tangenti in cambio della concessione di prestiti a tasso agevolato da parte dell'Irfis, istituto di credito di cui la Regione è unico azionista, non decolla. L'avvocato Gioacchino Genchi, legale di due imprenditori imputati, dopo una serie di eccezioni analoghe, ha chiesto l'inutilizzabilità di intercettazioni e atti di indagine per svariate irregolarità procedurali nella fase delle indagini. Il presidente della prima sezione penale Alfonso Malato ha ordinato…
I giudici devono prendere una decisione su alcune questioni preliminari legate all'uso delle intercettazioni: slitta, ancora una volta, l'avvio del dibattimento, a carico di diciassette imputati dell'inchiesta "Giano Bifronte", che ipotizza un giro di tangenti in cambio della concessione di prestiti a tasso agevolato da parte dell'Irfis, istituto di credito di cui la Regione è unico azionista. Oggi, davanti ai giudici della prima sezione penale, presieduta da Alfonso Malato, doveva essere ascoltato il primo testimone della lista del pubblico ministero Paola Vetro, ovvero l'ex comandante provinciale della Guardia di Finanza,…
Intercettazioni inutilizzabili, autorizzazioni mai prodotte, nessuna connessione fra le varie ipotesi di reato. Sono le motivazioni che hanno indotto il giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Miceli del Tribunale di Agrigento a dichiarare sentenza di non luogo nei confronti di cinque imputati. Si tratta di Salvatore Trigona, 55 anni, maresciallo aiutante della guardia di finanza, in servizio alla Direzione investigativa antimafia; Francesco Barba, 58 anni, anch’egli maresciallo aiutante della guardia di finanza, in servizio a Porto Empodocle; Salvatore Manuello, 64 anni, maresciallo maggiore dei carabinieri, in servizio alla compagnia di…
Intercettazioni sempre a rischio al processo a carico di diciassette imputati dell'inchiesta "Giano Bifronte", che ipotizza un giro di tangenti in cambio della concessione di prestiti a tasso agevolato da parte dell'Irfis, istituto di credito di cui la Regione è unico azionista. La difesa, dopo che la Procura ha depositato, su ordine dei giudici, tutti i decreti di autorizzazione delle intercettazioni, ha replicato sostenendo che sono inutilizzabili. Fra tutti, in particolare, ha preso la parola l'avvocato Gioacchino Genchi che, per circa un'ora, ha sostenuto che non possono essere utilizzate…
La difesa sollecita, ancora una volta, l'acquisizione degli atti della cosiddetta "inchiesta madre" per comprendere meglio la portata delle contestazioni e l'utilizzabilità degli atti. Il passaggio successivo potrebbe essere la richiesta di dichiarare inutilizzabili le intercettazioni, sulla base di una recente sentenza della Cassazione a sezioni unite che mette un freno all'uso delle intercettazioni da un fascicolo all'altro. L'udienza preliminare, dopo due azzeramenti per incompatibilità di altrettanti giudici che avevano già firmato alcuni decreti che disponevano le intercettazioni, riparte davanti al gup Giuseppe Miceli. Il procedimento è quello…
“Nessuna negligenza”. Indagini di polizia giudiziaria svolte in modo assolutamente corretto, rispettando il protocollo, secondo le dichiarazioni e gli elementi forniti dai denuncianti. La Commissione disciplinare della Corte di appello di Palermo, presieduta da Fabio Marino, componenti Paola Marino (consigliere della Corte di appello di Palermo) e Giovanni Pampillonia (primo dirigente della Polizia di Stato presso la Questura di Palermo) ha prosciolto da ogni addebito Rosario Ietro, ispettore superiore in servizio al Commissariato di polizia di Licata. Sono cadute, così, tutte le gravi contestazione mosse all’ufficiale di polizia giudiziaria dal procuratore della della…
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