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PALERMO – Il gup di Palermo Florestano Cristodaro ha condannato a 18 anni di carcere per rapina ed omicidio, Carlo Ferrante, Giovanni De Francisci, Giovanni De Agostino ed Agostino Romano. Gli imputati erano accusati di avere fatto parte della banda che il 3 agosto 2001 eseguì il colpo alla banca mercantile di Villagrazia a Palermo.
Durante la rapina venne assassinato Francesco Mannino, la guardia giurata in servizio all’istituto di credito.
Il giudice ha invece inflitto 14 anni e 10 mesi a Carlo Stancanelli, altro componente della banda, arrestato dalla polizia a poche ore dalla rapina.
Il processo si è svolto con il rito abbreviato. Gli altri imputati sono processati davanti ai giudici della corte d’assise: tra questi vi sono i fratelli Giuseppe ed Andrea Colombo, ritenuti gli organizzatori della rapina. Nella vicenda è stato coinvolto anche un poliziotto, Marcello La Cara, condannato lo scorso anno a due anni di carcere per favoreggiamento. L’agente, all’epoca in servizio al reparto scorte, avrebbe fornito alla banda le divise della polizia, lampeggianti e palette ed avrebbe inoltre fornito appoggio logistico ai fratelli Colombo.
Oltre al colpo all’istituto di credito di Villagrazia i rapinatori avrebbero messo a segno altre 17 rapine, di cui 15 ad autotreni. Sull’attività criminale dei rapinatori i pm Antonio Altobelli ed Emanuele Ravaglioli continuano ad indagare. A mettere gli investigatori sulle tracce della banda fu la confessione di uno dei giovani arrestati subito dopo il colpo, Giusepe Maggi, che ammise l’assassinio della guardia giurata e fece il nome dei suoi complici. Il ragazzo morì suicida in carcere qualche mese dopo. Alle rivelazioni del detenuto seguì l’analisi dei tabulati telefonici delle persone da lui accusate, compiute dal vice questore Gioacchino Genchi, consulente della procura. Attraverso il suo lavoro è stato possibile stabilire, al momento della rapina alla banca mercantile, la presenza nella zona degli imputati che sono stati condannati. L’esame del traffico telefonico ha inoltre consentito ai magistrati di fare luce su altri responsabili della rapina. (ANSA)
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