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PALERMO – I movimenti ed i contatti telefonici del senatore Marcello Dell’Utri con persone indagate per traffico di stupefacenti e associazione mafiosa, prima della sua elezione al Parlamento avvenuta nel maggio del ’96, sono stati ricostruiti oggi in aula del vicequestore Gioacchino Genchi, consulente della procura distrettuale di Palermo.
Illustrando la sua relazione ai giudici della seconda sezione del tribunale, dove si svolge il processo al parlamentare di Forza Italia accusato di concorso in associazione mafiosa, Genchi ha ricostruito il monitoraggio delle carte di credito, incrociandole con le telefonate fatte al cellulare, in particolare nel periodo in cui sarebbe stato messo in atto un progetto per screditare i collaboratori di giustizia che accusano il parlamentare di collusioni con esponenti mafiosi.
Il consulente ha accertato che Natale Sartori, un piccolo imprenditore di Milano del settore delle pulizie, condannato a quattro anni e nove mesi di carcere per corruzione e favoreggiamento personale, è stato in contatto con Dell’Utri fino al 30 maggio del ’96 (l’esame di Genchi non può andare oltre questa data perché Dell’Utri è stato eletto in Parlamento e non possono essere acquisiti i tabulati, ndr) e inoltre con Vittorio Mangano ed il genero di quest’ultimo Enrico Di Grusa.
L’analisi di Genchi, commissionata dalla procura, ha evidenziato l’uso di diversi telefonini cellulari da parte di Enrico Di Grusa, indagato a Milano per traffico di stupefacenti, per parlare con Sartori e a sua volta con Dell’Utri. La deposizione del vicequestore proseguirà il 4 febbraio prossimo.
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