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PALERMO – Il gup di Palermo Vincenzina Massa ha rinviato a giudizio l’ex assessore regionale al Lavoro, Carmelo Briguglio (An), accusato di truffa e falso. Il processo è stato fissato per l’8 febbraio del 2000. L’inchiesta riguarda presunte irregolarità nei finanziamenti regionali ad alcuni enti di formazione professionale del Messinese che farebbero capo – sostiene l’accusa – al deputato regionale. Il giudice ha prosciolto il professore Ignazio Marinese, mentre ha rinviato a giudizio altri otto imputati accusati di truffa e falso. Briguglio è stato prosciolto per due dei quattro capi d’accusa, abuso d’ufficio e tentativo di peculato.
Il sostituto procuratore della Repubblica Marcello Musso aveva proposto a gennaio l’arresto dell’assessore e di altre nove persone. Il procuratore aggiunto Paolo Giudici non vistò la richiesta, perché ”ingiustificatamente orientata” sarebbe stata l’indagine. Con Briguglio saranno processati Giuseppe Ingegneri, Daniele Allegra, Giuseppe Campagna, Pasquale Crupi, Roberto Cosentino, Giuseppe Lombardo, Roberto Foti e Maurizio Scaglione.
Commentando la decisione il collegio difensivo di Briguglio, formato dagli avvocati Roberto Tricoli, Francesco Bertorotta e Mario Ferrara, ha sottolineato che è caduta ”l’imputazione originaria del pm con l’assoluzione dei reati di abuso d’ufficio e tentativo di peculato”. ”Nessun abuso quindi – hanno aggiunto i difensori – ne’ appropriazione di pubblici finanziamenti per il piano di formazione professionale del ’96 che era l’oggetto preminente dell’indagine”.
”Per le ipotesi minori – proseguono – il gup ha ritenuto la necessità di un approfondimento in fase dibattimentale, dove sarà dimostrata l’assoluta inconsistenza anche di queste residuali ipotesi di accusa”.
Undici corsi di formazione per quasi cinque miliardi finanziati a quattro enti riconducibili ad un’unica organizzazione. Gli stessi computer noleggiati quattro volte, esami non svolti, indennità non corrisposte. Sono i punti cardini su cui ruota l’inchiesta della procura, riscontrate dal consulente tecnico dell’accusa, il funzionario di polizia Gioacchino Genchi.
Briguglio, nominato recentemente responsabile regionale di Alleanza Nazionale per le politiche del Lavoro, è ritenuto il fondatore di due enti di formazione professionale che avrebbero ricevuto finanziamenti quando era assessore. Il deputato regionale ha tentato di finanziare altri 20 corsi a cinque enti – secondo l’accusa a lui vicini – ma prima la corte dei Conti e poi la procura con il sequestro dei piani di finanziamento hanno bloccato i progetti.
Il costo previsto era di quasi dieci miliardi. Con i proventi della truffa, sostiene l’accusa, uno dei protagonisti, Giuseppe Ingegneri, aveva acquistato un albergo a Taormina.
Il gip ha rinviato a giudizio anche il braccio destro di Briguglio, Ignazio Marinese, mentre ha prosciolto da ogni accusa Maurizio Scaglione. (ANSA).
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