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Dell’Utri, Pm anticipano eccezione incostituzionalità

Ansa - 15 dicembre 2003 - di Redazione

PALERMO – I pm Antonino Ingroia e Domenico Gozzo hanno anticipato ai giudici del tribunale che stanno processando il senatore Marcello Dell’Utri (Fi), accusato di concorso in associazione mafiosa, che presenteranno una eccezione di incostituzionalità ad una appendice del ”Lodo Schifani”.

Il tribunale, basandosi sugli articoli 4, 6 e 7 di questa legge, nel corso della scorsa udienza aveva dichiarato inutilizzabili i tabulati telefonici che facevano riferimento a Dell’Utri. In conseguenza di ciò decadevano anche le dichiarazione del consulente tecnico Gioacchino Genchi, che aveva esposto e ricostruito i flussi dei contatti telefonici fra il parlamentare ed esponenti mafiosi.

I pm hanno dunque chiesto ai giudici un rinvio dell’udienza. La richiesta è arrivata dopo la deposizione del senatore Lino Jannuzzi, citato dalla difesa, che è l’ultimo teste del processo.

 

 

IL SENATORE: I GIUDICI ACQUISISCANO TABULATI TELEFONICI

Il senatore Marcello Dell’Utri alla ripresa della pausa del processo ha chiesto di fare spontanee dichiarazioni e ha detto ai giudici di dare il proprio consenso affinché vengano acquisiti i tabulati delle sue telefonate.

”Non c’è nulla e non ci può essere nulla sui tabulati – ha detto Dell’Utri -. Per me sono carta straccia e per questo non ho timore che vengano acquisiti”.

Il collegio ha dunque rinviato il processo al 22 dicembre per decidere su queste nuove richieste.

Il senatore all’uscita dell’aula si è fermato con i giornalisti a commentare questa sua decisione e ha detto: ”Non mi possono condannare perché in questo processo non c’è un c…e a me interessa chiuderlo in fretta. Se vogliono acquisiscano anche tutta Palermo, lo facciano pure, non temo nulla”.

”Seguirò – ha concluso Dell’Utri – tutta la requisitoria. Starò attento a tutto quello che diranno e a ogni loro accusa, alla fine di ogni udienza, risponderò con le mie dichiarazioni”. (ANSA)