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DELL’UTRI: GIUDICI APPLICANO LODO SCHIFANI, NO AI TABULATI

Ansa - 9 dicembre 2003 - di Redazione

PALERMO – I giudici della seconda sezione del tribunale che stanno processando il senatore Marcello Dell’Utri (Fi), accusato di concorso in associazione mafiosa, hanno applicato il ”lodo Schifani” ed hanno così dichiarato inutilizzabili i tabulati delle comunicazioni del parlamentare.

”I tabulati – scrivono i giudici nell’ordinanza – riguardanti l’imputato Dell’Utri, essendo stati acquisiti dopo l’assunzione da parte sua del mandato parlamentare, avvenuta nel maggio 1996, non possono essere utilizzati”.

Il difensore del deputato, l’avvocato Roberto Tricoli, aveva sollevato l’eccezione relativa proprio all’utilizzabilità dei tabulati delle comunicazioni telefoniche che erano stati oggetto della consulenza tecnica fatta dal vice questore Gioacchino Genchi, già sentito in aula nei mesi scorsi. L’accusa aveva voluto sostenere i contatti che Dell’Utri avrebbe avuto in passato con persone indagate di associazione mafiosa.

Anche in questo caso il collegio del tribunale ha disposto la ”inutilizzabilità della deposizione di Genchi” nelle parti che rientrano nel periodo in cui Dell’Utri ha ricoperto incarichi parlamentari. (ANSA) 15:02

”La questione sollevata dalla difesa segue all’entrata in vigore della legge 20 giugno 2003 n.140 (chiamata legge sull’immunità e il cui art. 1 è meglio conosciuto come ‘lodo Schifani’, ndr), con la quale, agli articoli 4, 6 e 7, è stata estesa la necessità, anche per l’acquisizione dei tabulati di comunicazione telefoniche, dell’autorizzazione a procedere nel caso in cui detta acquisizione possa riguardare, anche indirettamente, un parlamentare della Repubblica, con la conseguente inutilizzabilità della prova”.

Lo scrivono i giudici della seconda sezione del tribunale di Palermo, nell’ordinanza in cui oggi hanno dichiarato inutilizzabili i tabulati che fanno riferimento a Dell’Utri dopo che è diventato parlamentare.

I giudici hanno inoltre dichiarato inutilizzabili anche le dichiarazioni del consulente tecnico Gioacchino Genchi, che aveva deposto in aula sviluppando il traffico telefonico che faceva anche riferimento al senatore di Forza Italia.

”La conseguente immediata refluenza della nuova normativa comporta – scrivono i giudici – per i tabulati riguardanti comunicazioni telefoniche direttamente attinenti all’imputato Dell’Utri (regolarmente acquisiti nel vigore della previgente normativa che non estendeva il regime dell’autorizzazione a procedere anche ai tabulati), la loro sopravvenuta inutilizzabilità, non essendosi prevista, da parte del legislatore, alcuna disciplina transitoria che consenta di mantenere integri gli atti che sono stati già acquisiti nei procedimenti in corso ed in relazione ai quali non può, per ovvie ragioni, trovare applicazione la previsione di un’autorizzazione preventiva quale è quella introdotta dal legislatore nel citato articolo 4”.

Il collegio non ritiene di acquisire neanche i flussi telefonici indiretti. ”La stessa conseguenza – si legge nell’ordinanza – deve riconnettersi, nel caso che si occupa, anche ai tabulati di comunicazioni che riguardino indirettamente la persona del predetto imputato. Avendo il legislatore previsto una limitata possibilità di utilizzazione delle sole intercettazioni già acquisite, nell’unico caso in cui queste siano state già utilizzate in giudizio, nulla prevedendo espressamente per ciò che concerne i tabulati”. (ANSA) 16:59