CONTATTA LO STUDIO
Pbx con ricerca automatica: 0692959901
WhatsApp: +39 335238128
Telegram: @gioacchinogenchi
PALERMO - Il tribunale del riesame di Messina ha confermato le ordinanze di custodia del gip contro Giuseppe Scarpari e Rocco Scarpari, padre e figlio, di Varapodio (Reggio Calabria) accusati di avere piazzato, il 7 gennaio 2002, un ordigno dinamitardo che distrusse l'autovettura dell'imprenditore Luciano Milio, scaraventata sull'ingresso della villa di Capo d'Orlando (Messina). Secondo l'accusa, alla base del contrasto col Milio una presunta estorsione di alcuni miliardi per contributi comunitari che il Milio avrebbe incassato non distribuendoli ai ''calabresi'', che già avevano puntato gli occhi sui lauti introiti dell'imprenditore…
PALERMO - Era da poco passata mezzanotte del 7 gennaio 2002 quando un ordigno ad alto potenziale distruggeva l'autovettura dell'imprenditore Luciano Milio, sistemata davanti la sua villa di contrada San Gregorio a Capo d'Orlando. La potenza dell'esplosivo utilizzato aveva scaraventato l'automobile davanti l'ingresso della casa e l'attentato si sarebbe potuto trasformare in una strage se qualcuno dei familiari di Milio si fosse trovato a transitare sul patio. Oggi la Squadra Mobile di Messina e gli agenti del Commissariato di Capo d'Orlando hanno arrestato gli autori di questo episodio. L'attentato dello…
MESSINA - Gli affari miliardari che ruotano attorno alla raccolta agrumicola nel messinese sarebbero al centro dell'inchiesta sull'attentato all'imprenditore agricolo Luciano Milio avvenuto l'8 gennaio scorso a Capo D'Orlando. Per questa vicenda la polizia ha arrestato oggi l'incensurato Rocco Bonina, 24 anni, impiegato in un'azienda agricola. Il provvedimento è stato firmato dal gip del tribunale di Patti, su richiesta del sostituto procuratore Antonino Nastasi. Secondo l'accusa, Bonina avrebbe piazzato un chilo e trecento grammi di esplosivo nell'automobile di Milio per indurlo a pagare tre miliardi di lire a Giuseppe Scarpari,…
MESSINA - Come già in passato, ha provato a vendere cara la propria pelle. È fuggito, inseguito dai carabinieri. Questa volta non ha sparato. Lo hanno però colpito i militari centrandolo a un gluteo. Solo allora si è arreso. Lui è Antonino Anastasi, 45 anni, latitante per mafia ed estorsione. Cantieri edili e negozianti di Villafranca e Spatafora il suo ramo di attività. Estorsioni a raffica per conto del boss Michele Ilacqua, considerato il ras della zona di Milazzo, a capo di un clan individuato e decapitato a dicembre scorso…
PALERMO - I carabinieri di Messina hanno arrestato il latitante Antonino Anastasi, 45 anni, ricercato percheé accusato di associazione mafiosa ed estorsione. L'uomo è stato bloccato dopo un inseguimento. I militari hanno esploso alcuni colpi di pistola, uno dei quali ha ferito Anastasi ad un gluteo. Le condizioni di salute del latitante non sono gravi. Antonino Anastasi, ricercato dal dicembre di tre anni fa, ha cercato di fuggire dopo che si è reso conto che il suo covo era stato individuato dai carabinieri. Gli investigatori lo indicano vicino al clan…
MESSINA - I presunti componenti di una organizzazione che spacciava cocaina a Messina sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri. Sono sette i provvedimenti emessi dal gip su richiesta dei sostituti Vito Di Giorgio e Salvatore Laganà. In carcere sono finite tre donne, le sorelle Bruna e Santina Aspri, di 43 e 45 anni e Maria Rosaria Presti, di 44. Ed ancora il dentista Salvatore Severo, di 42 anni, Letterio Gentiluomo, di 44 e Carmelo Princiotta, di 40, di Messina. Uno solo è sfuggito all'arresto ed è ricercato dai militari.…
© 2016 STUDIO LEGALE GIOACCHINO GENCHI – All Right Reserved | Privacy Policy | Cookie Policy – Web Design by Halloweb