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Le telefonate con i boss stragisti: indagine sul fondatore del primo club forzista

L'inchiesta di Firenze sui mandanti delle bombe. Giovanni La Lia, fondatore del club di Berlusconi in Sicilia, è ora indagato per false informazioni ai magistrati. I pm lo hanno ascoltato due volte per capire le ragioni dei contatti con la batteria degli stragisti di Brancaccio

Domani - 14 agosto 2024 - di Nello Trocchia

Marcello Dell’Utri resta l’unico indagato per strage, intanto, i pm hanno aperto nuovi filoni d’indagine FOTO ANSA   Il suo nome era apparso in alcune cronache per un misterioso traffico telefonico, risalente al 1993. Da una parte il primo presidente di un club di Forza Italia, in Sicilia, dall'altra gli stragisti, Filippo e Giuseppe Graviano. Il mistero è durato 30 anni e solo ora diventa un'indagine giudiziaria, ulteriore riprova di ritardi, omissioni e incomprensibili distrazioni nella ricostruzione di quella stagione di sangue e terrore. Adesso però Giovanni La Lia, incensurato…

FI e l’ombra dei Graviano sul primo “club” in Sicilia

PROMEMORIA SULLE STRAGI. Le bombe del 1993

il Fatto Quotidiano - 11 ottobre 2019 - di Marco Lillo

Quando il 27 gennaio 1994 i carabinieri arrestano i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano, a Milano, viene sequestrato un telefonino Microtacs Motorola alla futura moglie di Filippo.   Il super-consulente Gioacchino Genchi scopre che in un anno “stranamente” ha effettuato solo 6 chiamate e ne ha ricevute 7.   Per Genchi “è verosimile che sia stato utilizzato per la ricezione di telefonate da utenze installate in sede fissa (private e pubbliche, cabine ecc..) per le quali in Italia non è prevista la registrazione del traffico”.   I Graviano sfruttavano il…

”Dell’Utri telefonava ai mafiosi”. Genchi accusa: le prove nei tabulati

Il consulente informatico: così ho ricostruito i contatti tra Cosa nostra e Forza Italia

Repubblica - 17 dicembre 2009 - di Alessandra Ziniti

PALERMO - Che il principe Domenico Napoleone Orsini, uno degli artefici delle Leghe del Sud, "agganciato" dai mafiosi di Leoluca Bagarella, avesse telefonato prima ad Arcore a Silvio Berlusconi e poi a Dell'Utri un pomeriggio di febbraio del '94 per chiedere posti in lista per i suoi amici siciliani nel nascente movimento di Forza Italia, è circostanza che aveva già riferito al processo Dell'Utri dove i pm lo avevano chiamato a deporre. Ma adesso Gioacchino Genchi, il consulente informatico di diverse procure indagato per gli accertamenti da lui condotti nell'ambito…

Se telefonando…

Il Nostro Inviato alle Origini di Forza Italia - C'è un contatto diretto, nel 1994, tra Silvio Berlusconi e un uomo al lavoro per costruire il "partito di Cosa nostra". È emerso al processo palermitano per mafia contro Dell'Utri

Diario - 21 marzo 2003 - di Gianni Barbacettop

MILANO. C’è stato un contatto telefonico diretto, nel 1994, agli albori di Forza Italia, tra Silvio Berlusconi e un uomo allora impegnato a costruire «il partito di Cosa nostra». Lo ha raccontato un consulente della procura di Palermo, Gioacchino Genchi, in una delle udienze del processo in corso nella città siciliana con imputato Marcello Dell’Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. A telefonare ad Arcore, al numero riservato di Berlusconi, alle ore 18.43 del 4 febbraio 1994, è il principe Domenico Napoleone Orsini. Esponente dell’aristocrazia nera romana, massone, Orsini…

MAFIA: CONSULENTE PM, BOSS USARONO TELEFONO PRESIDENTE CLUB FI

Ansa - 9 marzo 2001 - di Redazione

PALERMO - Alcuni boss della cosca mafiosa di Misilmeri avrebbero utilizzato fra il '93 ed il '94 il telefonino di Giovanni La Lia, 37 anni, allora presidente del club Forza Italia di Misilmeri. Il dato è emerso oggi nel corso del processo ai presunti affiliati a Cosa nostra che si svolge davanti ai giudici della corte d'assise. La vicenda è stata ricostruita dal consulente dell'accusa, il vice questore Gioacchino Genchi, che ha deposto in aula. Rispondendo alle domande del pm Michele Prestipino, Genchi ha precisato che il cellulare intestato a…