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Gioacchino Genchi è stato sentito al processo sui depistaggi delle indagini sulla strage di via D’Amelio che si sta svolgendo davanti al Tribunale di Caltanissetta presieduto dal Giudice Francesco D’Arrigo. Rispondono di calunnia aggravata i poliziotti Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. L’Avv. Genchi ha risposto alle domande del Procuratore aggiunto Gabriele Paci e degli avvocati difensori in un’audizione che si è protratta per due udienze ed è stata registrata dalla redazione di Radio Radicale. Dal minuto 1:36:50 la registrazione dell’audio integrale dell’udienza avvenuta il 14 dicembre 2018. Dal minuto 5:00 la registrazione…
"La legge per La Barbera era un accessorio che si utilizzava per gli altri. Non per sé stesso. Lui era al di sopra della legge. Io questo concetto non l’ho mai accettato. Ma non era un disonesto, che io sappia non è riuscito a comprarsi una casa nella sua carriera finché c’ho lavorato io, forse gliel’ha fatta avere poi De Gennaro, per dire che non era una persona che sicuramente era portato dal denaro a fare certe cose". E' questa la considerazione che l'ex funzionario di Polizia, Gioacchino Genchi, sentito…
Chiudere le indagini con Vincenzo Scarantino, addebitare tutto alla Cupola di Cosa Nostra e risolvere l’inchiesta sulla strage di via D’Amelio. “Così poi io divento questore, tu vieni promosso per meriti straordinari e poi tra 3 o 4 anni diventi questore pure tu”. Più o meno con queste parole Arnaldo La Barbera, secondo l’ex funzionario di polizia Gioacchino Genchi, gli spiegò di aver deciso a tavolino i colpevoli dell’omicidio di Paolo Borsellino e dei cinque agenti di scorta. I colpevoli sbagliati. Lo ha raccontato lo stesso Genchi alla commissione Antimafia…
Chi ha seguito storicamente la vicenda e le posizioni di Gioacchino Genchi, quasi non resterà sorpreso dalle motivazioni della sentenza della Corte d’assise di Caltanissetta sul processo Borsellino Quater nella quale si parla “di uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana”. Qui l’intervista rilasciata al TGR Sicilia
“Arnaldo La Barbera aveva carta bianca nelle indagini sulle stragi del ’92, era il dominus. Aveva delle deleghe in bianco. Poteva fare e strafare tutto quello che voleva. Trattava i giovani magistrati ma anche alcuni funzionari di polizia dall’alto verso il basso”. E’ quanto ha riferito oggi, in Corte d’Assise, al processo “Borsellino quater”, Gioacchino Genchi, esperto informatico e subito dopo le stragi di Capaci e via d’Amelio, componente del pool costituito per indagare sugli attentati per poi lasciare il gruppo Falcone-Borsellino poiche’ non condivideva la gestione del falso collaboratore…
CALTANISSETTA - "Gioacchino Genchi mi ha sempre espresso l'opinione che Scarantino fosse farlocco, dicendo che per questo aveva abbandonato il gruppo Falcone-Borsellino, non condividendo più le strategie di indagine sulla strage di via D'Amelio. Nel corso degli anni ho parlato più volte con Genchi del depistaggio, ma esprimendo solo mie valutazioni personali non ancorate a fatti concreti e non ho mai ricevuto confidenze da poliziotti appartenenti al gruppo Falcone-Borsellino né sulla strage di via D'Amelio né sulla gestione di Scarantino". Sono dichiarazioni del poliziotto Bartolo Iuppa durante l'interrogatorio sostenuto nei…
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