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https://www.youtube.com/watch?v=wT6f2vaKGL0&ab_channel=ilSicilia Dopo il successo dello “SPECIALE Strage di Capaci” realizzato per i 28 anni dall’attentato del 23 maggio 1992, ilSicilia.it vi propone la versione integrale dell’intervista esclusiva all’Avvocato Gioacchino Genchi, relativa invece ai misteri di via D’Amelio. Genchi ha rivelato dettagli inediti di quelle indagini e i buchi neri che la contraddistinguono. ***** L’INTERVISTA Avvocato Genchi, lei è andato via dal gruppo investigativo Falcone-Borsellino, scontrandosi duramente col suo capo ARNALDO LA BARBERA, a libro paga Sisde con nome in codice “RUTILIUS”, definito dalle sentenze come il “protagonista assoluto dell’intera attività di depistaggio” e addirittura “intensamente coinvolto nell’attività di sparizione” dell’agenda rossa. Lei che…
Non da ultimo, si può serenamente affermare come il MONTANTE di certo avesse un diretto interesse ad acquisire notizie di natura riservata nei confronti del giornalista Attilio BOLZONI, per ragioni che pare ultroneo stare qui a rammentare. Ciò che pare davvero lapalissiano affermare può, in ogni caso, dirsi concretamente confermato da una congerie di elementi acquisiti al procedimento, in primis, ancora una volta, quelli ricavabili dalla documentazione rinvenuta nella stanza “segreta” dell'abitazione di contrada Altarello di Serradifalco, ove, tra le altre cose, veniva recuperato un raccoglitore di colore celeste con…
Fatte queste considerazioni, può procedersi con l'ulteriore esame, ancora una volta mediante la lettura dell'ordinanza cautelare (da p. 615), dell'ampia casistica di accessi abusivi eseguiti dagli odierni imputati. Si tratta di avvenimenti la cui esposizione non richiede alcuna preventiva opera autenticamente ricostruttiva, con una componente concettuale apprezzabile che importi l'onere di selezione tra più opzioni interpretative. Essa, infatti, si appaga della mera ricognizione di intercettazioni e dati tecnici di immediata lettura, raccolti nella C.N.R. n. 1097/2017 (da p. 470), che rendono impervia la possibilità di una esegesi diversa da quella…
Le vicende fino ad ora ricostruite rappresentano, in qualche modo, il prodromo logico-fattuale di due condotte ascritte a MONTANTE: la tentata violenza privata nei riguardi di CICERO e l'accesso abusivo al sistema informatico per attingere informazioni sul conto di DI FRANCESCO, dopo la divulgazione della notizia della sua collaborazione. Premesso che tali ultimi fatti - gli accessi abusivi al sistema informatico - non hanno riguardato il solo DI FRANCESCO, ma, come vedremo diffusamente infra, anche altri soggetti, più o meno invisi a MONTANTE, occorre sin da subito precisare, per…
«La tesi del complotto in pregiudizio di Montante è pregiudicata da una forte friabilità logica»: nella sentenza del processo con rito abbreviato, il giudice Graziella Luparello "boccia" la tesi della presunta congiura ai danni dell'ex presidente degli industriali siciliani, che sarebbe stata ordita, secondo la tesi della difesa (come emerge dal ricorso al Riesame del 22 gennaio 2016) da parte di Di Vincenzo e dell'avv. Genchi. La storia è questa: nell'ottobre del 2014 arriva un esposto anonimo alla Direzione nazionale antimafia e a Confindustria nazionale, nel quale si parlava…
Registrazione audio integrale dell'udienza del "Processo Cuva ed altri (caso Antonello Montante)" che si è tenuta lunedì 30 settembre 2019 al Tribunale di Caltanissetta. Presidente Francesco D'Arrigo. Durante il processo sono state sentite le parti civili Pasquale Carlo Tornatore (dal minuto 10:56) e Salvatore Iacuzzo (dal minuto 49:17), difeso dell'avvocato Gioacchino Genchi.
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