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DELL’UTRI: GIUDICI APPLICANO LODO SCHIFANI, NO AI TABULATI

Ansa - 9 dicembre 2003 - di Redazione

PALERMO - I giudici della seconda sezione del tribunale che stanno processando il senatore Marcello Dell'Utri (Fi), accusato di concorso in associazione mafiosa, hanno applicato il ''lodo Schifani'' ed hanno così dichiarato inutilizzabili i tabulati delle comunicazioni del parlamentare. ''I tabulati - scrivono i giudici nell'ordinanza - riguardanti l'imputato Dell'Utri, essendo stati acquisiti dopo l'assunzione da parte sua del mandato parlamentare, avvenuta nel maggio 1996, non possono essere utilizzati''. Il difensore del deputato, l'avvocato Roberto Tricoli, aveva sollevato l'eccezione relativa proprio all'utilizzabilità dei tabulati delle comunicazioni telefoniche che erano stati…

Dell’Utri: Ho accettato processo, e mi difenderò in aula. Ha ammesso di avere incontrato medico arrestato per mafia

Ansa - 28 luglio 2003 - di Redazione

PALERMO - ''Ho accettato il processo e mi voglio difendere nel processo''. Ha esordito così, nelle sue dichiarazioni spontanee rese oggi a Palermo, il senatore Marcello Dell'Utri (Fi), sotto processo per concorso in associazione mafiosa, sostenendo che svolgerà 'una difesa a tutto campo'. Dell'Utri ha ammesso di aver incontrato due volte il medico Salvatore Aragona, arrestato il 26 giugno scorso per associazione mafiosa nell'ambito dell'inchiesta sui rapporti fra Cosa nostra e politica, in cui è indagato anche il governatore dell'isola, Salvatore Cuffaro. Il parlamentare ha ammesso oggi questa conoscenza ai…

La legge salva-Dell’Utri

Diario della Giustizia Fai-da-te - Grandi manovre per bloccare i processi

Diario - 25 aprile 2003 - di Gianni Barbacetto

Palermo, processo a Marcello Dell’Utri, pomeriggio di giovedì 10 aprile. Si alza l’avvocato Giuseppe Di Peri, difensore del senatore di Forza Italia, e chiede la parola. È da due mesi che i legali di Dell’Utri chiedono continui rinvii dell’audizione in aula di un consulente della Procura di Palermo, Gioacchino Genchi, che ha lavorato sui tabulati telefonici del braccio destro di Silvio Berlusconi. Le ripetute richieste di rinvio sono motivate con gli impegni parlamentari dell’imputato (senatore della Repubblica e anche parlamentare europeo). Gli avvocati tentano anche di far dichiarare inutilizzabili i tabulati…

Dell’Utri, Mantini: Legge immunità non sia ad personam

Ansa - 10 aprile 2003 - di Redazione

ROMA - ''La posizione di Dell'Utri dimostra ancora una volta il corto circuito politico-giudiziario creato per provvedere alla difesa degli imputati eccellenti di Forza Italia'': è questo il commento dell'On. Mantini, deputato della Margherita, sulla richiesta di differimento dell'udienza del consulente Gioacchino Genchi da parte della difesa del senatore azzurro. ''Dell'Utri dovrebbe avere un maggiore rispetto del Parlamento e dell'iter legislativo. Non può certo utilizzare una norma non ancora approvata dal Senato. L'idea di ottenere un vantaggio processuale forzando il calendario dei lavori del Senato - sostiene - trasformerebbe una…

Dell’Utri, Difesa: Differimento udienza fino legge immunità

Ansa - 10 aprile 2003 - di Redazione

PALERMO - La difesa del senatore Marcello Dell' Utri (Fi), accusato di calunnia nel processo che si svolge a Palermo, ha chiesto di rinviare l'esame del consulente Gioacchino Genchi, che deve riferire sui contatti telefonici tra il parlamentare ed alcuni collaboratori di giustizia, fino all'approvazione della legge sull'immunità parlamentare. ''Un ramo del Parlamento - ha detto ai giudici l'avvocato Giuseppe Di Peri, difensore di Dell'Utri - ha approvato una legge che rende inutilizzabili i dati su cui ha lavorato il teste Genchi. Sappiamo che in un paio di settimane arriverà…

Tanto Cirami per nulla

Dopo la pronuncia della Corte di cassazione. Per Silvio Berlusconi gravi problemi sul fronte Nord: se sarà condannato a Milano, la Mondadori... E gravi problemi sul fronte Sud: le rivelazioni di Nino Giuffré, l’ultima sentenza sulla strage in cui morì Borsellino...

Diario - 31 gennaio 2003 - di Gianni Barbacetto

MILANO. Gli è andata male. È andata proprio male a Cesare Previti, l’Avvocato, e a Silvio Berlusconi, il Cliente. Un anno di lavoro, sedute parlamentari a tempi contingentati, leggi su misura, con conseguente indignazione nel Paese e nascita di un nuovo movimento. E, alla fine, una sentenza della Suprema corte di cassazione rende tutto vano: i processi di Milano resteranno a Milano. Tra qualche settimana terminerà quello che ha come imputato Previti, tra qualche mese quello che vede alla sbarra anche Berlusconi. Se le sentenze saranno di condanna, l’Italia sperimenterà…

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