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Genchi al processo sul sistema Montante, che si celebra a Caltanissetta con rito ordinario nei confronti di 17 imputati, è sia parte civile che teste per vicende che non riguardano la sua costituzione di parte civile. L’avvocato Genchi – nel corso dell’udienza dell’8 giugno – ha ricostruito in aula i rapporti con l’imprenditore Davide Tedesco, ricordando come venne all’epoca contattato dal senatore Giambrone, conosciuto probabilmente tramite Antonio Di Pietro, il quale gli aveva riferito che un suo parente aveva necessità di parlargli per una questione legale molto delicata…
Gran parte dell’udienza di ieri del processo sul cosiddetto “Sistema Montante” è stata dedicata all’esame e al contro esame dell’avv. Gioacchino Genchi, originario di Castelbuono, già vice questore aggiunto della Polizia di Stato (prima destituito e poi reintegrato a pieno titolo), esperto informatico e dei sistemi della telefonia, e che dopo le stragi Falcone-Borsellino fece pure parte del gruppo investigativo creato dal questore Arnaldo La Barbera per indagare su quei terribili attentati mafiosi. Genchi, in questo dibattimento con 17 imputati (presunti fiancheggiatori dell’imprenditore Antonello Montante), è anche parte…
"L'imprenditore edile Davide Tedesco, con il quale nel tempo era nata un'amicizia, mi disse che trovandosi a un ristorante sentì parlare Antonello Montante e un'altra persona di una misura in corso su un soggetto che poi effettivamente fu oggetto di misura di prevenzione patrimoniale". A raccontare l'accaduto è l'avvocato Gioacchino Genchi (nella foto), oggi chiamato a deporre come teste, nell'ambito del processo sul sistema Montante, che si celebra a Caltanissetta con rito ordinario nei confronti di 17 imputati. "Ricevo questi messaggi in tempo reale da Davide Tedesco - continua Genchi,…
Non da ultimo, si può serenamente affermare come il MONTANTE di certo avesse un diretto interesse ad acquisire notizie di natura riservata nei confronti del giornalista Attilio BOLZONI, per ragioni che pare ultroneo stare qui a rammentare. Ciò che pare davvero lapalissiano affermare può, in ogni caso, dirsi concretamente confermato da una congerie di elementi acquisiti al procedimento, in primis, ancora una volta, quelli ricavabili dalla documentazione rinvenuta nella stanza “segreta” dell'abitazione di contrada Altarello di Serradifalco, ove, tra le altre cose, veniva recuperato un raccoglitore di colore celeste con…
Fatte queste considerazioni, può procedersi con l'ulteriore esame, ancora una volta mediante la lettura dell'ordinanza cautelare (da p. 615), dell'ampia casistica di accessi abusivi eseguiti dagli odierni imputati. Si tratta di avvenimenti la cui esposizione non richiede alcuna preventiva opera autenticamente ricostruttiva, con una componente concettuale apprezzabile che importi l'onere di selezione tra più opzioni interpretative. Essa, infatti, si appaga della mera ricognizione di intercettazioni e dati tecnici di immediata lettura, raccolti nella C.N.R. n. 1097/2017 (da p. 470), che rendono impervia la possibilità di una esegesi diversa da quella…
Le vicende fino ad ora ricostruite rappresentano, in qualche modo, il prodromo logico-fattuale di due condotte ascritte a MONTANTE: la tentata violenza privata nei riguardi di CICERO e l'accesso abusivo al sistema informatico per attingere informazioni sul conto di DI FRANCESCO, dopo la divulgazione della notizia della sua collaborazione. Premesso che tali ultimi fatti - gli accessi abusivi al sistema informatico - non hanno riguardato il solo DI FRANCESCO, ma, come vedremo diffusamente infra, anche altri soggetti, più o meno invisi a MONTANTE, occorre sin da subito precisare, per…
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