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CALTANISSETTA. Nessun magistrato sarà applicato a Caltanissetta per coordinare le indagini sulle stragi mafiose del 1992. Le settimane scorse era stata deciso l’applicazione di Gianfranco Donadio, componente del pool «servizio stragi», da parte della Procura nazionale antimafia. La sua applicazione a Caltanissetta era data per certa, tant’è che Gianfranco Donadio presente all’inaugurazione dell’anno giudiziario a Caltanissetta avesse anche visionato la stanza che gli sarebbe stata assegnata.
Le indagini sulle stragi continueranno a farle i magistrati nisseni. Questi ultimi si sono divisi i compiti in base ai filoni di indagine. Il procuratore Francesco Messineo e l’aggiunto Renato Di Natale avranno competenze su tutto, mentre il pm Carlo Negri si occuperà delle indagini relative alla strage di Capaci, il pm Luca De Ninis quelle sulla strage di via D’Amelio.
I magistrati attendono la relazione della Dia che ha ricevuto delega di indagine sulle dichiarazioni di Nino Giuffrè ex capomafia di Caccamo e oggi collaboratore di giustizia; e le dichiarazioni del vicequestore Gioacchino Genchi il quale parlò di contatti telefonici nel periodo delle stragi tra mafiosi ed agenti segreti. A giorni i funzionari della Dia dovrebbero consegnare la loro relazione che comprende decine di interrogatori. Interrogatori che avrebbero riguardato impiegati e funzionari (anche ad alto livello) dello Stato, che, mai erano stati interrogati sulle vicende legate alle stragi del ’92.
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