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PALERMO – Dall’esame dei tabulati del telefonino in uso al boss di Caccamo Antonino Giuffrè, adesso pentito, sarebbero emersi numerosi collegamenti con politici, dipendenti regionali e imprenditori. Il collaboratore, nella sua prima apparizione in aula nel processo per l’omicidio di Giuseppe e Salvatore Sceusa, ha detto di aver utilizzato nel giugno 1991 un telefonino cellulare ”intestato a tale Battaglia”, un pregiudicato di Caccamo. Dall’esame dei tabulati dell’utenza telefonica intestata a Battaglia, emerso nel processo in cui sono imputati il deputato nazionale Gaspare Giudice (Fi) e l’imprenditore Giuseppe Panzeca, si evince che Giuffrè avrebbe contattato l’ex deputato regionale Franz Gorgone, condannato per associazione mafiosa, Giuseppe Panzeca e il dipendente regionale Natale Tubiolo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. Tubiolo fino a pochi mesi fa era in servizio nel gabinetto del presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, che lo ha allontanato dopo che la notizia era stata pubblicata sulla stampa. L’analisi dei tabulati è stata fatta in aula dal consulente della procura, il vice questore aggiunto Gioacchino Genchi, che ha illustrato ai giudici l’intersecazione delle telefonate ricevute da Panzeca e riconducibili, a Giuffrè, secondo quanto ha dichiarato lo stesso pentito.
Il funzionario regionale Natale Tubiolo, di 43 anni, è accusato di avere ricevuto denaro dai boss. Il vice questore della polizia, Gioacchino Genchi, ha quindi illustrato ai giudici del tribunale l’analisi delle chiamate in entrata e in uscita dall’utenza di Tubiolo, nel periodo in cui era in contatto con ‘tale Battaglia’, a cui era stato intestato il cellulare che invece veniva utilizzato da Nino Giuffrè. (ANSA)
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