PALERMO – La procura ha chiesto ai giudici della quinta sezione del tribunale, davanti ai quali si svolge il processo al senatore Marcello Dell’Utri (Fi), accusato di avere organizzato una combine con alcuni pentiti per screditare i collaboratori che lo accusavano di collusioni con la mafia, di annullare una precedente ordinanza in cui non ammettevano i tabulati telefonici che facevano riferimento al parlamentare e la deposizione del consulente Gioacchino Genchi. Il pm Antonio Ingroia ha formulato la richiesta sulla base di un nuovo orientamento della Consulta, la quale ha sostenuto che è inammissibile la questione di legittimità delle norme sulle intercettazioni telefoniche indirette dei parlamentari previste dalla legge 140 del 2003.

Dopo una lunga esposizione l’accusa ha ribadito la richiesta di far entrare nel processo i tabulati telefonici e l’analisi del traffico telefonico fatta in aula dal consulente della procura. Nel caso in cui il tribunale non dovesse accogliere questa richiesta, Ingroia ha chiesto, in subordine, di sospendere il dibattimento e inviare gli atti alla Corte Costituzionale.

I giudici si sono riservati di decidere e l’udienza e’ stata rinviata al 16 luglio. (ANSA)